A Baku Rösti conferma gli obiettivi climatici della Svizzera

La comunità internazionale aveva concordato di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi nell'Accordo sul clima di Parigi del 2015. La Svizzera ha ratificato l'intesa il 6 ottobre 2017 e ne è vincolata. Nel piano d'azione nazionale sul clima per il periodo 2025-2030 la Svizzera si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 del 50% rispetto al 1990. (Corriere del Ticino)

Su altre fonti

I primi 21 paragrafi descrivono il “Contesto”. Ma bisogna scorrerla fino al punto numero 22 per cogliere quanto sia ancora ampia la distanza tre le posizioni in campo sulla finanza climatica. (la Repubblica)

Mentre la COP29 in corso a Baku si accinge a concludere i suoi lavori, Greenpeace Italia e ReCommon rendono noto che il prossimo 18 febbraio la Cassazione si riunirà a Sezioni Unite per stabilire se anche in Italia, come già succede all’estero, sia possibile o meno intentare una causa climatica che accerti le responsabilità delle aziende inquinanti per gli eventi climatici estremi, come alluvioni e siccità, dovuti al riscaldamento globale, che stanno colpendo sempre più spesso e sempre più duramente anche il nostro Paese. (Greenpeace)

(ANSA-AFP) - La Cina ha respinto la bozza di accordo sulla finanza climatica, diffusa stamani alla Cop29 di Baku dalla presidenza azera. Xia ha ribadito il no del suo paese al testo che obbigherebbe la Cina a contribuire agli aiuti finanziari verso i paesi via via di sviluppo, mentre l'Europa e altri paesi ricchi vorrebbero includere i fondi già erogati da Pechino nell'obiettivo di finanza climatica. (Tiscali Notizie)

Cop29 a Baku sulla finanza climatica, una bozza di accordo senza traccia di accordo

Dopo la Conferenza di Parigi il piano scivoloso dei vertici sul clima si è fatto sempre più inclinato per un motivo semplicissimo: bisogna tirar fuori i soldi e tanti. Ma nessun Paese ricco intende aprire il portafoglio, perché nessun Paese ricco vuole cambiare il proprio modello di sviluppo e di conseguenza nessun Paese ricco permette che lo cambino i Paesi poveri. (L'Eco di Bergamo)

Il linguaggio delle Cop non sempre è di facile «lettura». Proviamo a capire cosa significano i termini più usati alla Conferenza sul clima dell'Onu, e che più dividono i Paesi partecipanti. (Corriere della Sera)

Una bozza di accordo dove non c’è traccia di accordo. Si presenta così il testo che la presidenza della Cop29 diffonde a poco più di 24 ore dalla fine della conferenza che deve trovare un nuovo obiettivo per la finanza climatica. (Sky Tg24 )