Perché USA, Turchia e Israele stanno attaccando in Siria

Perché USA, Turchia e Israele stanno attaccando in Siria
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Corriere del Ticino ESTERI

Gli USA, già domenica pomeriggio, hanno affermato di aver bombardato obiettivi associati allo Stato Islamico (IS) nella Siria centrale. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto sapere che l'IS avrebbe cercato di usare il periodo di transizione per ristabilire le sue attività in Siria. Non è un mistero che gli USA guardino con sospetto al movimento HTS, inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche, ma soprattutto al leader Abu Mohammed al-Jolani, ex jihadista designato dal Dipartimento di Stato americano come «terrorista globale». (Corriere del Ticino)

Su altre testate

Centinaia di obiettivi strategici siriani sono stati attaccati nell'operazione e le forze di sicurezza continuano ad operare nella zona cuscinetto". Lo hanno riferito fonti militari a Channel 12. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato domenica di aver ordinato alle sue truppe di entrare nella zona cuscinetto demilitarizzata nelle alture del Golan, affermando che l'accordo di disimpegno del 1974 con la Siria era "crollato" dopo che i ribelli avevano preso il controllo del paese. (la Repubblica)

A riferire la notizia è l'organizzazione Emergency Lawyers, un gruppo di avvocati pro-democrazia. Strage nel giorno di mercato a Kabkabiya dove oltre 200 persone sono state uccise e un altro centinaio sono state ferite da un raid aereo dell'esercito sudanese. (Il Giornale d'Italia)

La pioggia di missili dell'esercito israeliano contro le basi militari siriane dopo la presa del potere dei ribelli di Hts

– L’inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria, Geir Pedersen, ha chiesto ad Israele di cessare le incursioni aeree e la presenza militare sul suolo siriano, in quanto violazioni dell’accordo fra i due Paesi del 1974. (Agenzia askanews)

Attacchi israeliani in Siria, il video dell'esercito di Tel Aviv 10 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Secondo le informazioni diffuse dall’Osservatorio, l’Idf avrebbe preso di mira depositi di armi, aeroporti e basi navali (in particolare nel porto di Latakia) dopo il rovesciamento del regime di Assad ad opera dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham. (Corriere TV)