Cosa sta succedendo a Matteo Renzi: i punti chiave della vicenda Open

L’inchiesta riguarda il presunto finanziamento illecito effettuato tramite la fondazione Open, più vari reati di corruzione e traffico di influenze

L’indagine su Matteo Renzi parte dai 650mila euro versati da Presta a Renzi nel periodo compreso tra il 2018 e il 2019.

L’indagine con Lucio Presta. Verso luglio, Matteo Renzi e Lucio Presta sono stati indagati dalla procura di Roma per delle presunte violazioni della legge di finanziamento ai partiti. (Money.it)

Ne parlano anche altri giornali

“Hanno messo online il mio conto corrente, violando Costituzione e Leggi. In particolare, il senatore se la prenderebbe “con la pubblicazione del suo conto corrente che sarebbe comprovata dalla tabella allegata all’articolo e che qui riproponiamo“. (Thesocialpost.it)

Nelle carte i soldi ai renziani, il progetto della tv con i soldi pubblici e i rapporti con il garante del M5s. Nei 44 faldoni che compongono l’inchiesta penale sulla Fondazione Open, ci sono vicende che permettono di raccontare retroscena inediti del potere. (Domani)

Il 17 gennaio 2018, ospite di Nicola Porro a Matrix, l’allora segretario del Pd Matteo Renzi ha voluto dare prova di trasparenza. Il Renzi del 2018 potrebbe quindi dire che con quel conto corrente c’è qualcosa che non torna? (Il Fatto Quotidiano)

Non ho nulla da temere ed anzi la pubblicazione incivile di questi documenti non fa che confermare la mia trasparenza e correttezza” “La procura – ha denunciato su Twitter il parlamentare di Azione Enrico Costa – acquisisce l’estratto conto bancario privato di Renzi, che magicamente finisce pubblicato, voce per voce, sul Fatto. (neXt Quotidiano)

"Hanno messo online il mio conto corrente, violando Costituzione e Leggi. "Il senatore Renzi ha dato mandato ai propri legali di agire in tutte le sedi istituzionali per verificare la correttezza delle acquisizioni e delle pubblicazioni di queste ore. (ROMA on line)

Interrogato sul punto, Anichini prima nega poi è costretto ad ammettere: “Fu Lotti a dirmi che c’era la possibilità di essere nominato sindaco effettivo di Bat”. È convinzione dei magistrati che l’incarico fosse stato assegnato per compiacere il ministro Lotti. (Il Fatto Quotidiano)