Il vero talento di Sinner e la noia degli avversari

Due ore e sedici minuti. È il tempo che Jannik Sinner ha impiegato per sconfiggere in finale Taylor Fritz e aggiudicarsi gli US Open. Un match che, per ovvi motivi, avrà emozionato i sostenitori italiani e infiammato, per brevi tratti, il pubblico statunitense, ma che non potrà essere definito memorabile. E non per colpa del tennista italiano, troppo forte per il suo avversario e superiore in quasi tutti gli aspetti del gioco. (il manifesto)

Su altre testate

Il nuovo re e l’ex sindaco di New York di Andrea Marinelli (Corriere della Sera)

Darren Cahill non usa giri di parole e descrive per filo e per segno cosa è accaduto a Jannik Sinner in questi mesi mentre, schiacciato dal peso della vicenda doping, ha preparato la sua scalata agli Us Open (Liberoquotidiano.it)

Jannik Sinner 'star' della tv americana dopo il trionfo agli US Open. Sinner è stato ospite di Live Kelly and Mark, contenitore mattutino della Abc. (Adnkronos)

Sinner, Cahill: "Non sono il suo coach più importante. Jannik ha mostrato resilienza"

La Wada oggi ha chiuso definitivamente il caso doping rinunciando al ricorso, ma c'è chi durante gli Us Open ha continuato a sputare sentenze proprio sul campione azzurro. Per tutti coloro, rosiconi, che hanno tentato di sporcare di fango il volto vincente del nostro Jannik. (Liberoquotidiano.it)

ROMA. Ho cercato di mantenere il senso delle cose e il focus di Jannik su quelli che erano i nostri obiettivi, gli ripetevo in continuazione che non aveva fatto nulla di sbagliato e che qualunque cosa fosse successa sarebbe dovuto restare con la testa alta". (Trentino)

"La mia reazione alla vittoria di Sinner è piuttosto simile a quella di un uomo anziano molto esausto". (Sky Sport)