Ore 18 del 16 novembre

Newsletter Ore 18 - Newsletter Il punto serale sulle notizie del giorno Iscriviti e ricevi le notizie via email Una insegnante di sostegno aggredita da una trentina di genitori che hanno fatto irruzione nella scuola. È accaduto giovedì a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Il padre ha provato a difendere la figlia, ma ha riportato la frattura di un polso. Per la prof la diagnosi è stata di trauma cranico a causa dei colpi ricevuti alla testa. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

Come segnala La Repubblica, l’aggressione, avvenuta alla presenza dei genitori della vittima, ha provocato il trauma cranico per la docente e la frattura di un polso per il padre, intervenuto in sua difesa. (Orizzonte Scuola)

È successo a Castellammare di Stabia, nel napoletano. Il padre ha cercato di difenderla e ha riportato la frattura di un polso. (YouTG.net)

E’ accaduto giovedì mattina a Scanzano, nella zona collinare di Castellammare di Stabia. Il padre ha provato a difendere la figlia ma ha riportato la frattura di un polso; per la docente la diagnosi è stata di trauma cranico, causato dai colpi ricevuti. (Positanonews)

Docente aggredita da 30 genitori a Scanzano: disposta una ispezione; Valditara parla di “imbarbarimento”, Frassinetti di “episodio di tensione”

Il sindaco ha parlato di "episodio di enorme gravità". L'aggressione si è verificata nella scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli. (Fanpage.it)

Intervengono i carabinieri per portare in salvo lei e i suoi familiari. Una docente di sostegno aggredita da una trentina di genitori che hanno fatto irruzione nella scuola di Castellammare. E' accaduto giovedì mattina a Scanzano. (Il Corrierino)

Fino ad ora, infatti, abbiamo parlato quasi sempre di bullismo e di ragazzi violenti, in alcune circostante abbiamo dovuto leggere notizie di genitori che aggrediscono l’insegnante del proprio figlio. Tutti fatti che potevano essere affrontati – secondo il Ministro – o usando regole più severe nei confronti degli studenti o con misure, anche di natura penale, nei confronti dei genitori (la legge 25 del marzo scorso prevede proprio questo). (Tecnica della Scuola)