ENI, i conti dei primi nove mesi del 2024

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
SoldiOnline.it ECONOMIA

ENI ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2024. Sulla base dei risultati trimestrali e dell’attuale scenario il management ha rivisto alcune indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2024. Inoltre, i vertici hanno confermato l’aumento del piano di buyback 2024. ENI, ricavi e redditività nei primi nove mesi del 2024 Il colosso petrolifero ha terminato i primi nove mesi dell’esercizio con ricavi della gestione caratteristica pari a 65,31 miliardi di euro, in calo del 5% rispetto ai 69,1 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell’anno precedente. (SoldiOnline.it)

Ne parlano anche altri media

Il consiglio di amministrazione di Eni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e dei nove mesi 2024. (Industria Italiana)

E chiude il terzo trimestre con utili per 1,271 miliardi, in calo del 30% sullo stesso periodo del 2023, quando però i prezzi di petrolio e gas erano alle stelle sulla scia della crisi energetica. I dati sono superiori alle stime degli analisti, che si aspettavano una frenata tra il 33% e il 41%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’incremento del buy back? Un imperativo ripagare gli azionisti Parla l’ad: l’operazione Kkr-Enilive una delle più grandi soddisfazioni. (Milano Finanza)

Le dismissioni e il piano di valorizzazione dei business satellitari sostengono i conti del terzo trimestre di Eni che annuncia, in parallelo, molte novità sul fronte del business: dalla trasformazione per 2 miliardi della chimica a una gigafactory per batterie di accumulo. (il Giornale)

Nei tre mesi da luglio a settembre il gruppo dell’energia ha realizzato un utile netto adjusted (escluse le poste straordinarie) di 1,3 miliardi, oltre gli 1,08 stimati dal mercato, ma in diminuzione del 30% dagli 1,8 dello stesso periodo dell’anno scorso a causa soprattutto dell’indebolimento delle quotazioni del petrolio e dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro. (ilmessaggero.it)

Nei tre mesi da luglio a settembre il gruppo dell'energia ha realizzato un utile netto adjusted (escluse le poste straordinarie) di 1,3 miliardi, oltre gli 1,08 stimati dal mercato, ma in diminuzione del 30% dagli 1,8 dello stesso periodo dell'anno scorso a causa soprattutto dell'indebolimento delle quotazioni del petrolio e dell'apprezzamento dell'euro sul dollaro. (ilgazzettino.it)