Le teorie cospirazioniste sull'attentatore di Trump

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Da una parte c'è chi sostiene che l'attentatore del tycoon abbia legami con l'esercito americano e «faccia parte di un complotto più grande», dall'altra chi sostiene che conoscesse Thomas Crooks, il primo attentatore, perché entrambi hanno partecipato a dei video pubblicitari di BlackRock. «Ciò significa che entrambi sono apparsi nello spot pubblicitario della società», sostiene un account X con quasi 600.000 follower. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri media

"Dio vuole che io sia il presidente degli Stati Uniti", ha detto il candidato alla Casa Bianca Donald Trump nella notte italiana di lunedì parlando in diretta su X all'indomani del presunto nuovo attentato contro di lui. (Euronews Italiano)

Hanno fatto un lavoro fantastico», ha detto ringraziando la polizia di Miami per aver arrestato l'attentatore, Ryan Routh. Trump ha ricostruito quello che è successo in Florida, mentre stava giocando a golf. (Corriere del Ticino)

Un video registrato dalla bodycam di un agente di Polizia mostra il momento in cui è stato arrestato Ryan Routh, il 58enne che avrebbe provato a sparare a Donald Trump nel suo golf club a West Palm Beach, in Florida. (ilmessaggero.it)

Il complice, la talpa e gli errori dei servizi: così Ryan Routh è riuscito ad avvicinarsi a Trump

piantate nell’erba nella piazza principale di Kyiv, Maidan Nezalezhnosti, Ryan Routh, l'uomo arrestato il 15 settembre con l'accusa di aver tentato di assassinare l'ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano per le elezioni di novembre. (WIRED Italia)

Il candidato Trump va battuto a suon di voti, non di fucilate. E pazienza se lui, pur eventualmente sconfitto oltre ogni possibilità di dubbio come già è accaduto nel 2020, continuerà a sostenere di aver vinto: se, come ha già minacciato, scatenerà nuovamente nelle strade d'America i suoi seguaci più esagitati, provvederà la Guardia Nazionale. (il Giornale)

Non sono passati nemmeno due giorni dall'attentato sarebbe potuto costare la vita a Donald Trump, ma la marea delle polemiche monta minacciosa sulla campagna elettorale Usa. Al di là dello sgomento per la violenza domestica che ritorna puntuale in un Paese profondamente diviso e insicuro, adesso è il momento della riflessione sulle falle del sistema. (il Giornale)