Recensiamo dissing, quando la musica diventa veicolo di strategie di marketing

Recensiamo dissing, quando la musica diventa veicolo di strategie di marketing
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Fedez vs Tony Effe e la spettacolarizzazione del conflitto, un’analisi del fenomeno sociale del dissing che, come per magia, trasforma le rivalità in opportunità Il dissing, quel linguaggio pungente e provocatorio tipico del mondo rap, si è evoluto nel tempo. Quello che una volta era uno strumento per risolvere rivalità artistiche o personali è diventatooggi una delle forme più efficaci di marketing discografico. (Recensiamo Musica)

Ne parlano anche altri giornali

L’idea è di Tom the Ordinary Market e si chiama Tom Office, una serata con musica live e dj set pensata per riunire all’ora dell’aperitivo e dopo il lavoro professionisti, consulenti e lavoratori dei vari settori societari tra i 25 e i 35 anni, ma la vera novità è il modo in cui Tom Office viene promossa. (Il Giornale d'Italia)

Il dissing tra Tony Effe e Fedez (in cui si è brevemente inserito anche Niky Savage), partito a suon di Instagram stories e proseguito poi con barre velenose e pungenti ha infiammato i social per un’intera settimana e riacceso la curiosità su rumor passati e recenti di screzi o tensioni tra i due protagonisti. (GQ Italia)

''Complimenti, il dissing ha fatto balzare il tuo album in cima alle classifiche'', commenta l’inviato di Striscia, ''Non ho niente da spiegare, ma i ricciolini del Tapiro sono davvero belli'', replica Fedez. (Adnkronos)

Fedez e Tony Effe, le rime al veleno sul corpo delle donne. A partire da Chiara Ferragni

Si amplia la già vasta collezione di tapiri di Fedez. Un omaggio che Federico Lucia ha accolto con benevolenza, almeno all’apparenza. (DiLei)

Nella puntata di Striscia la Notizia in onda questa sera, martedì 24 settembre, Valerio Staffelli ha raggiunto il quasi ex marito di Chiara Ferragni per consegnargli l'ambita statuetta dopo il dissing a colpi di streaming tra lui e Tony Effe. (ilgazzettino.it)

L’ultimo esempio? Se prendiamo per genere maschile tre cantautori-trapper, o quel che sono, e le loro liti via social che hanno dominato l’immaginario adolescenziale, aperitivistico e smediatico da metà settimana a ora, il genere maschile è talmente ingombrato dal proprio fallo che l’unico modo che i tre hanno trovato per insultarsi l’un l’altro è stato comporre delle canzoni in cui non parlano praticamente d’altro se non della pars pro toto e di come la usano o meno gli uni e gli altri con le rispettive compagne/fidanzate attuali, presunte, passate prossime o remote (future, si spera: mai). (QUOTIDIANO NAZIONALE)