Israele, battaglia di spie con l'Iran

Più informazioni:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Una recente operazione di controspionaggio, in Israele, ha portato all'arresto di sette uomini sospettati di aver fornito informazioni sensibili all'Iran, una delle maggiori minacce per la sicurezza nazionale israeliana. La rete di spie, composta da immigrati azeri, si concentrava principalmente su siti militari cruciali, tra cui basi dell'IDF (Forze di Difesa Israeliane) e postazioni strategiche del sistema di difesa antimissilistico (Inside Over)

Se ne è parlato anche su altri media

Lunedì erano finiti in manette sette ebrei residenti ad Haifa e nel nord, emigrati dall’Azerbaijan: tra loro un ex disertore dell’esercito e due minori. Sono accusati di aver fotografato e raccolto … (L'HuffPost)

Ci sarebbe, però una spiegazione: Teheran – ha scritto l’esperto Yossi Melman – privilegia la «quantità sulla qualità», una tattica a strascico che alla fine dovrebbe portare risultati. Due retate nell’arco di pochi giorni, quattordici persone accusate dallo Shin Bet di agire per conto dello spionaggio iraniano. (Corriere della Sera)

Le notizie di oggi, 21 ottobre, dalla guerra in Medioriente. Sette cittadini israeliani sono stati arrestati con l’accusa di spionaggio a favore dell’Iran: tra di loro un soldato che ha disertato l’esercito e due minorenni. (LAPRESSE)

Spie dell'Iran in Israele, ecco chi sono: giovani, infiltrate da due anni, Rami Alian come capo. «Cellula attiva pronta a uccidere uno scienziato nucleare»

Le sono state assegnate varie missioni per le quali sono stati pagati migliaia di shekel, tra cui graffiti che chiedevano il rilascio di ostaggi a Gaza e atti di vandalismo a Gerusalemme, nonché fotografie di vari luoghi. (Corriere del Ticino)

Cinque da settembre, due solo questa settimana. Nel giro di pochi mesi, lo Shin Bet ha declassificato una serie di complotti. (La Stampa)

Si apre il fronte dello spionaggio tra Israele e Iran. Dopo gli attacchi missilistici, con risposte e presupposti di nuovi bombardamenti, tra Tel Aviv e Teheran ora il gioco si è spostato sul terreno delle intelligence. (ilmessaggero.it)