Strage di Calenzano, deposito Eni sotto sequestro. Escluso sabotaggio, operatore ha dato allarme su anomalia
Strage di Calenzano. Dai primi rilievi tecnici disposti dalla procura di Prato nel deposito Eni, non è stato trovato esplosivo, quindi, viene escluso che l'esplosione sia da attribuire a un possibile sabotaggio. La procura di Prato conferma di aver aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. (ilmessaggero.it)
Su altre testate
Da Nord a Sud, guidavano su è giù nelle strade del Paese per lavoro e avevano famiglie e amici che adesso raccontano ognuna delle vittime della strage degli autotrasportatori. La prima vittima identificata è stata Vincenzo Martinelli, cinquantunenne napoletano, ma residente da diversi anni a Prato: lascia una moglie e due figlie di diciotto e ventuno anni. (Giornale di Sicilia)
Calenzano, 11 dicembre " Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell'incidente al deposito carburanti Eni di via Erbosa.... (Virgilio)
Aveva 50 anni e due figli piccoli. Cire… (La Stampa)
Ufficialmente i morti e i tre dispersi sono stati identificati come «visitatori» dai dipendenti Eni che poi hanno girato la lista ai carabinieri coordinati dal procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli. (Corriere Fiorentino)
Di fronte a criticità di qualunque portata, Trecate saprebbe reagire e tutelare la salute della propria comunità. Parola del sindaco Federico Binatti che, anch… (La Stampa)
Vincenzo Martinelli, una delle cinque vittime dell’esplosione nell’impianto Eni di Calenzano, aveva denunciato anomalie due mesi prima della strage. (Fanpage.it)