Messina Denaro, le coperture durante la latitanza: perquisiti gli ospedali Villa Sofia e Civico di Palermo
Si allunga la lista dei medici indagati per il favoreggiamento del boss Matteo Messina Denaro. L’ultimo è Antonino Pioppo, 69 anni, ex primario di oculistica all’ospedale Villa Sofia di Palermo, poi passato a guidare il reparto al Civico. Su disposizione della Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, la polizia ha perquisito stamattina alcuni uffici dei due nosocomi e lo studio privato del dottore. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Palermo, anche l’oculista di Matteo Messina Denaro indagato per favoreggiamento A. P., oculista di 69 anni, è indagato per favoreggiamento personale aggravato. Avrebbe visitato Matteo Messina Denaro in almeno due occasioni. (Fanpage.it)
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio e Vito Accardo, ma anche Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono e Salvatore Bono. Sono solo alcune delle false identità che Matteo Messina Denaro avrebbe usato durante la sua latitanza. (MeridioNews - Edizione Sicilia)
Ma ce ne sono anche altri, da Vito Accardo a Gaspare Bono o Salvatore Bono. Sono almeno quindici gli alias usati dal boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. (Civonline)
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (Gazzetta di Parma)
Adesso, il professionista è indagato per favoreggiament… Entrambe firmate da un oculista molto noto a Palermo, il dottore Antonino Pioppo, 69 anni, dal 2019 primario all’ospedale Civico del capoluogo siciliano, ha diretto anche il reparto Oculistica di Villa Sofia (La Repubblica)
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (BlogSicilia.it)