Suicidio assistito, decisione storica: Mario potrà morire in Italia. Il commento dell'associazione Luca Coscioni di Genova

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SavonaNews.it INTERNO

Una battaglia che l’associazione Luca Coscioni ha fatto sua, promuovendo il referendum sull’eutanasia legale.

Una giornata storica per tutti i malati che hanno scelto di morire tramite il suicidio assistito.

La scorsa estate l’associazione Luca Coscioni ha raccolto oltre un milione di firme per un referendum sull’eutanasia legale, raccolte con i banchetti e per la prima volta online.

Per la prima volta il comitato etico ha dato parere positivo alla richiesta di Mario, il nome è di fantasia, paziente tetraplegico marchigiano, che ha scelto di morire senza dover andare in Svizzera, dove il suicidio assistito è consentito. (SavonaNews.it)

Ne parlano anche altre testate

23 Novembre 2021 14:27. Per la prima volta in Italia è stato dato il via libera per il suicidio assistito: le parole del malato. Una decisione storica in Italia: per la prima volta è stato infatti dato il via libera per il suicidio assistito. (Stretto web)

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La versione integrale del parere non autorizza questa conclusione, intanto perché, nella confusione normativa attuale, se un qualsiasi Comitato etico avesse autorizzato un suicidio assistito avrebbe violato la legge, poiché sarebbe andato oltre le competenze che le varie disposizioni gli riconoscono. (Tempi.it)

Esultano gli Infermieri ed i Medici pro eutanasia sui social, per i quali è una vittoria storica Suicidio assistito: ASL Marche accontenta la richiesta uomo tetraplegico da dieci anni. (AssoCareNews.it)

Dopo una lunga battaglia legale con l'azienda ospedaliera delle Marche, è arrivato il parere favorevole del Comitato Etico, che ha ritenuto sussistenti i requisiti per accedere al cosiddetto "suicidio assistito". (La voce di Rovigo)

La sentenza della Corte è auto applicativa, ha integrato la disciplina normativa che è già operante, ed indica il quadro giuridico nel quale ci si può e deve muovere, e che il Parlamento può precisare In queste situazioni con il rifiuto delle cure,anche quelle palliative, sempre legittimo, si giungerebbe alla morte con sofferenze per tempi non brevi. (Il Sole 24 ORE)