Assicurazione casa obbligatoria per danni da maltempo: come funziona la polizza al vaglio del Governo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Italia Oggi INTERNO

Eventi atmosferici sempre più estremi potrebbero portare a rimedi altrettanto estremi. Perché al vaglio del Governo Meloni da qualche tempo c’è una sorta di “polizza contro danni dal maltempo”, che alcuni esponenti dell’esecutivo vorrebbero istituire come obbligatoria per tutti quei proprietari di immobili situati in aree a rischio idrologico. Si tratta di una misura che, nelle intenzioni, dovrebbe garantire la possibilità di arrivare rapidamente a ricevere rimborsi, senza dover aspettare gli stanziamenti a livello ministeriale (e la relativa lentezza burocratica). (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri media

In questo ambito si colloca il decreto interministeriale che dal primo gennaio 2025, obbligherà tutte le imprese italiane a sottoscrivere una polizza assicurativa specificatamente dedicata alle calamità naturali. (il Resto del Carlino)

Bombe d’acqua dal cielo, scintille nella politica. Che si arrabbiano, almeno a sentire il presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini: «Potrebbe accadere che nei territori dove ci sono problemi gli industriali non investano più. (Corriere della Sera)

Il premio chiesto dall’assicuratore sarebbe ovviamente determinato anche dalla probabilità di accadimento di un terremoto. Cittadini e imprese del centro e del meridione (e quelli della fascia che attraversa il Friuli Venezia Giulia) pagherebbero premi sensibilmente superiori a quelli di Sardegna e Trentino, aggravando in modo non simmetrico i costi di impresa. (Liberi oltre le illusioni)

Oggi non si tratta più di chiedersi se questi eventi catastrofici si ripeteranno, ma quando lo faranno. (L'Eco di Bergamo)

Tre miliardi di danni. In un anno ecco a quanto ammontano i costi delle calamità naturali per micro e piccole imprese italiane. Alluvioni, terremoti e frane hanno colpito più di 278mila imprese. Polizza assicurativa obbligatoria? Sei imprese su dieci sono d’accordo con il provvedimento secondo un’indagine di EMG Different per Facile. (Panorama)

"Per quanto riguarda l'assicurazione, io sono stato il primo promotore e il primo a parlarne in tempi non sospetti, già dal 2010. Non entro nel dibattito governativo, però dico quello che ho sempre sostenuto: da ministro ho portato avanti il fondo di solidarietà, cioè un contributo sul premio dell'assicurazione e quindi sulla spesa che il cittadino deve fare, facendo passare un principio: l'assicurabile non è indennizzabile, come accade in agricoltura. (il Dolomiti)