Germania, crisi di governo: voto di fiducia prima di Natale. Elezioni possibili già a gennaio-febbraio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
In un’intervista tv, il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto disposto a porre la fiducia in Parlamento prima di Natale: “Non sono attaccato alla poltrona”. Un voto che non supererà e la Germania potrebbe andare a elezioni anticipate prima del previsto La crisi di governo tedesca diventa di giorno in giorno più incandescente, tanto che la Germania potrebbe andare a elezioni anticipate già tra gennaio e febbraio. (FIRSTonline)
Se ne è parlato anche su altre testate
Crisi politica in Germania. Il governo del cancelliere tedesco Scholz appeso a un filo ed elezioni anticipate dietro l’angolo. Il servizio di Antonella Mazza Teruel Crisi di governo in Germania. Scholz appeso a un filo (TV2000)
Ieri il cancelliere Olaf Scholz ha nominato Jörg Kukies (suo consigliere economico ed ex Goldman Sachs) come ministro delle Finanze al posto del liberale Christian Lindner che si è opposto alla riforma del freno del debito e alla legge di bilancio nel tentativo di recuperare voti. (Milano Finanza)
"Olaf Scholz, come un giocatore di poker, aveva puntato al 100% sulla rielezione di Joe Biden". Lo ha detto ad Omnibus l'economista esperto di geopolitica, Alexander Privitera, per spiegare perchè il cancelliere tedesco ha deciso di cambiare i ministri liberali proprio all'indomani della vittoria di Trump. (TGLA7)
Il voto ordinario era già stato fissato per il 28 settembre del prossimo anno. Nelle settimane di sessione del Bundestag fino a Natale, il governo chiederà di calendarizzare il voto su tutte le leggi che non possono essere rimandate, tra cui quelle per la stabilizzazione delle pensioni e misure immediate per l’industria. (Tempi.it)
Non importa chi sia il responsabile, il Cancelliere Scholz o il ministro alle Finanze, il liberale Christian Lindner, ognuno sceglie il responsabile che preferisce. Ma oggi viene accolta con sollievo, la fine di un incubo, era prevista da tempo. (Italia Oggi)
Con il Semaforo politico che guidava il Paese definitivamente spento e senza più alcun faro istituzionale a segnare la rotta – a eccezione del presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier – la Germania naviga a vista nel mare magnum della crisi di governo scoppiata a soli dieci mesi dalla fine della legislatura. (il manifesto)