Tacopina: «Ho sempre creduto a Chico Forti. Contro di lui nessuna prova»
Di Viviana Mazza Il legale sarà con lui in tribunale federale nelle prossime settimane per il trasferimento all’Italia. «Decisione firmata tre anni fa» DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE A NEW YORK York Joe Tacopina è noto per i casi d’alto profilo che ha seguito: Joran van der Sloot e Natalee Holloway, Amanda Knox, Trump contro E. Jean Carroll tra gli altri. È l’avvocato di Chico Forti e sarà con lui in tribunale federale nelle prossime settimane per il trasferimento all’Italia. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Ha vissuto questi 25 anni da incubo - rinchiuso nel carcere Dade Correctional Institution di Florida City, condannato all’ergastolo per omicidio (reato per il quale si è sempre dichiarato innocente)-, ma sempre guardando avanti e con il sorriso. (Liberoquotidiano.it)
"Quando ieri ho appreso la notizia della risoluzione del caso di Chico Forti, con il suo rientro in Italia, mi si è aperto il cuore e ho avvertito un senso di felicità. Ritengo che l'Italia, che è un grande Paese, debba anche pensare ai tanti connazionali rinchiusi nelle carceri di altre nazioni e detenuti in condizioni difficili e spesso disumane, come sta capitando a mio figlio Filippo". (Il Messaggero Veneto)
MIAMI (Stati Uniti d'America). Trasferimento di Chico Forti in Italia: "Ha detto 'Mi avete salvato la vita'. Una telefonata molto emozionante: potrebbe rientrare in un paio di mesi" (il Dolomiti)
«Che si trattasse di una telefonata importante lo ha capito subito, perché lo hanno lasciato da solo nella stanza dei capi all’interno del carcere» racconta emozionato Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia eletto nella circoscrizione Nord e Centro America, che da vent’anni vive negli Stati Uniti e ora cura i rapporti tra il governo della Florida e quello italiano. (Corriere del Trentino)
I miei uffici lavoreranno per ottemperare, nel più breve tempo possibile, a tutti i passaggi tecnici necessari di competenza del Ministero della Giustizia e di cui avevo parlato con l’Attorney general, M. (La Nuova Sardegna)