Istat: Pil in crescita, fermi i consumi, bene gli investimenti

Condividi questo articolo Pubblicità Quella dell’Italia è una crescita che avanza lentamente con consumi deboli ai quali corripondono investimenti di buon livello; nel secondo trimestre dell’anno il Pil cresce dello 0,2, mentre il risultato acquisito per il 2024 è allo 0,6% con ritocco al ribasso. La fotografia è dell’Istat che ritiene possibile raggiungere l’1% di crescita previsto dal Governo dal momento che attualmente siano allo 0,9%. (la VOCE del TRENTINO)

Su altri giornali

È un evento che capita raramente, con un solo precedente dal 1995, avvenuto nel primo trimestre 2006. Nel secondo trimestre del 2024 il Pil nominale italiano è diminuito di 0,4% rispetto al trimestre precedente, mentre quello reale è cresciuto di 0,2%. (Il Fatto Quotidiano)

ISTAT, L'ANDAMENTO DEI CONTI ECONOMICI AL II TRIMESTRE 2024 Nel secondo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del secondo trimestre del 2023. (Nuovo Giornale Nazionale)

Pil in crescita nel secondo trimestre 03 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Il secondo trimestre del 2024 ha rivelato un quadro economico italiano con luci e ombre, secondo l’ultima analisi di Ref Ricerche. (FIRSTonline)

Il Pil è detto nominale perché i beni e servizi sono valutati ai prezzi correnti in cui sono scambiati e la sua variazione può dipendere sia dai volumi di produzione che dai prezzi. Nel secondo trimestre del 2024 il Pil nominale italiano è diminuito di 0,4% rispetto al trimestre precedente, mentre quello reale è cresciuto di 0,2%. (Il Foglietto della Ricerca)

Il dato puntuale può essere considerato moderatamente positivo anche se è di poco inferiore alla media dell'area euro (+0,3%) in considerazione del fatto che è decisamente migliore di quello della Germania, che ha invece registrato un preoccupante (anche per noi) meno 0,1%. (Italia Oggi)