Aggrappiamoci alla verità di quel dito buono
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Monterenzio sta sull'Appennino bolognese, la vallata è rigata dal fiume Indice che si è gonfiato oltre misura e poi è tracimato, portandosi appresso mezzo paese. L'alluvione ha sconvolto case, scuole, chiese, c'è acqua, fango, dovunque, disperazione, paura del buio, silenzio interrotto dalle urla di chi chiede aiuto, poi il rumore delle pale di un elicottero, il velivolo ha un nome da film di fantasia di quelli che fanno sognare i bambini, Drago, si abbassa lentamente, improvvisa, la luce della speranza, spunta una divisa gialla, è il pompiere detto vigile del fuoco che, in quella piena, sembra un ossimoro (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Solo le scuole e gli asili, come sempre ormai, sono rimasti chiusi quel giorno, dando a tutti il senso che qualcosa di grosso in effetti era successo. Ci sono due Bologna in questi giorni, due città diverse che convivono: c’è chi spala il fango e chi non ha mai interrotto il suo tran tran quotidiano, perché vive nella parte di città senza torrenti che esplodono dal pavimento o canali che tracimano da sopra. (Corriere della Sera)
E nei canali che noi gestiamo non ci sono colli di bottiglia”. Stiamo intervenendo con le ispezioni, ma è importante anche fare chiarezza: nessuno ha sbagliato ‘manovre’ a Casalecchio allagando Bologna. (il Resto del Carlino)
A Bologna, oggi, scuole e parchi ancora chiusi, grazie all’ordinanza emanata dal sindaco Matteo Lepore. Ancora allerta arancione su gran parte dell’Emilia-Romagna, in particolare su Montagna emiliana centrale, Pianura reggiana, Pianura modenese, Costa ferrarese e Bassa collina piacentino-parmense. (il Resto del Carlino)
La frana che si è riattivata nella borgata Cà di Sotto a San Benedetto Val di Sambro è guardata a vista da protezione civile, vigili del fuoco, carabinieri, esercito, tecnici regionali e della protezione civile, che sono sul luogo da stanotte per cercare di assicurare un passaggio all’acqua, nel caso in cui il torrente si chiuda definitivamente. (La Repubblica)
Riproduzione riservata ROMA (ITALPRESS) – A distanza di un mese dall’ultima alluvione, l’Emilia-Romagna è di nuovo sotto all’acqua e al fango. Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, ne ha parlato con il climatologo Antonello Pasini che ha spiegato cosa si dovrebbe fare per ridurre questi eventi climatici. (CremonaOggi)
"La causa del vero e proprio disastro – si legge nell’esposto – che ha interessato la zona in oggetto, non è stata da sola la mole di acque meteore portate dal Ravone nel Reno, fatto anomalo essendo il Ravone nel punto in cui incontra il canale del Reno di sezione notevolmente inferiore allo stesso. (il Resto del Carlino)