Benigni fa il pieno di ascolti. FdI e Lega: “Il solito fazioso”

Chissà che ha pensato Gianmarco Mazzi, sottosegretario ipermeloniano al ministero della Cultura, quando a fine spettacolo ha stretto la mano all’«europeista estremista» Roberto Benigni, che aveva appena esaltato il manifesto di Ventotene sbertucciato poche ore prima dalla premier Giorgia Meloni nell’emiciclo di Montecitorio. E Mazzi era anche lì, sul suo scranno della Camera, ad applaudire la le… (la Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
"Caro estremista europeo della valle Italia! Ieri sera sei stato semplicemente grandioso!!!". Firmato Adriano Celentano. (la Repubblica)
È partito piano il Benigni con il suo Sogno. Per una ventina di minuti ha girato un po’ a vuoto tra omaggi alle autorità, preoccupazioni per la pace ed elenchi delle meraviglie inventate dagli europei che mi hanno fatto temere una replica delle banalità proposte da qualcuno sabato scorso in Piazza del popolo. (Il Fatto Quotidiano)
"C'è da essere orgogliosi di essere europei". Share del 28% per l'intervento di Benigni su Ventotene (AGI - Agenzia Italia)

Roberto Benigni su Rai Uno Roberto Benigni si conferma un oratore dal talento assoluto, ma non è più un "evento" (Today.it)
Da un punto di vista strettamente televisivo Il sogno di Roberto Benigni (mercoledì sera su Rai 1 e ora su RaiPlay) è di una semplicità disarmante: una sola persona in scena in abito scuro e camicia sbottonata; poche inquadrature sotto la sapiente regia di Stefano Vicario che alterna figura intera, mezzo busto, rari primi piani e breve carrellata sulla platea; scenografia in legno, bella ma essenziale, firmata da Chiara Castelli; luci efficaci senza effetti particolari; solita marcetta iniziale sulle note di Nicola Piovani; una brevissima anteprima registrata (si veda la diversa microfonatura); infine, due ore e un quarto di diretta senza stacchi né interruzioni pubblicitarie; primi quindici minuti di monologo comico secondo tradizione e poi 120 di orazione civile sull’Europa, la guerra e la pace. (Avvenire)
I sogni sono desideri cantava la Cenerentola di Walt Disney e il desiderio più grande è che le coincidenze, con tempismo magistrale, facciano il loro corso. (Corriere della Sera)