Sudan, un’altra strage al mercato: 54 morti dopo un bombardamento alle porte di Khartoum
ROMA – Sono state scene di devastazione all'ospedale Al Nao, dove lavora lo staff di supporto di Medici Senza Frontiere (MSF), con cadaveri, pazienti e familiari arrivati nella struttura sanitaria dopo il bombardamento di un mercato a Omdurman, nello stato di Khartoum, avvenuto ieri per mano delle Forze di Supporto Rapido (RSF). Il ministero della sanità ha detto che l'attacco ha causato 54 morti e 158 feriti. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Scene di devastazione all’ospedale Al Nao, supportato da MSF, con cadaveri, pazienti e familiari arrivati nella struttura sanitaria dopo il bombardamento di un mercato a Omdurman, nello stato di Khartoum, avvenuto ieri per mano delle Forze di Supporto Rapido (RSF). (Medici Senza Frontiere)
Ancora una strage in un mercato. E per l'ennesima volta le vittime di questa guerra nascosta al mondo dalla scarsa o inesistente copertura mediatica ha ucciso abitanti inermi, donne, uomini e bambini intrappolati da quasi 17 mesi di guerra tra i due fronti. (Avvenire)
Una strage al mercato, con 54 morti e 158 feriti, tra cui tantissime donne e bambini. L’attacco è stato sferrato al mercato di Sabrein, nello Stato di Khartoum, dalle Rapid Support Forces (Rsf), gruppo paramilitare che combatte contro l’esercito del Paese. (Il Fatto Quotidiano)
I predatori delle Forze di Supporto Rapido, che combattono contro gli ex amici dell’esercito regolare, aspettavano che la gente si radunasse per provocare una strage: 60 morti e 160 feriti tra le cipolle e poche foglie d’insalata. (Corriere della Sera)
Un bombardamento dei paramilitari sudanesi delle Rapid Support Forces (RSF) su un mercato a Omdurman, parte della grande Khartoum, ha ucciso almeno 54 persone. Lo ha riferito una fonte medica all'AFP. (Sky Tg24 )
"Un nuovo atto criminale di questa milizia – ??ha detto Khalid al-Ale… OMDURMAN – Donne e bambini sono tra le principali vittime dell’ultimo assalto delle Rapid Support Forces, il gruppo paramilitare protagonista della guerra civile che sta devastando il paese dell’Africa nordorientale. (la Repubblica)