Juve, Martorelli: “Non manderei via Motta. Ma bisogna essere onesti e dire che…”
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Giocondo Martorelli, operatore di mercato, è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera per commentare il momento delicato che sta vivendo la Juventus sotto la guida di Thiago Motta. “Le cose cambiano quando i risultati sono negativi”, ha esordito Martorelli, sottolineando come la clamorosa eliminazione dalla Champions League e dalla Coppa Italia abbia acceso i riflettori sulle scelte tecniche e gestionali del club. Nonostante le critiche, però, Martorelli ha espresso una posizione chiara: “Non manderei via Motta. Ma bisogna essere onesti e dire che la situazione è complessa”.
La Juventus, infatti, sembra navigare in acque turbolente. Dopo l’incontro tra i vertici del club, tra cui John Elkann e Maurizio Scanavino, è emersa una linea precisa: Thiago Motta resterà in panchina almeno fino alla partita contro il Genoa. Una decisione che, sebbene apparentemente definitiva, non esclude riflessioni dietro le quinte. Cristiano Giuntoli, direttore sportivo, ha confermato la fiducia nel tecnico, ma ha anche ammesso che il rischio di mancare l’accesso alla Champions League è un’ipotesi concreta, con ripercussioni significative sul bilancio del club.
Sandro Sabatini, intervenuto su Radio Sportiva, ha aggiunto un ulteriore tassello al dibattito. “Il calcio non è il calciobalilla”, ha dichiarato, sottolineando come la flessibilità tattica sia fondamentale. “La Juventus di Allegri giocava con Barzagli che faceva il centrale ma anche l’esterno, e contro l’Atletico Emre Can giocava come difensore aggiunto, pur salendo a centrocampo in fase di possesso. I calciatori si muovono e vanno negli spazi”. Un chiaro riferimento alla necessità di adattamento, che sembra mancare nell’attuale squadra bianconera.
Intanto, sullo sfondo, si muovono anche i possibili sostituti di Motta. Igor Tudor e Roberto Mancini sono tra i nomi più caldi, ma entrambi chiederebbero un contratto biennale, una garanzia che la Juventus, in questa fase, sembra restia a concedere. La partita contro il Genoa, dunque, assume un peso decisivo: una vittoria potrebbe allontanare temporaneamente le ombre, mentre un altro passo falso potrebbe accelerare i tempi di una decisione già annunciata.