Guerra Ucraina, Stefanini: «Le armi Nato avranno effetti immediati. A Kaliningrad ci sono i missili Iskander russi, possono raggiungere Berlino»

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Ucraina

Percorso “irreversibile” di Kiev verso la Nato e un robusto pacchetto di nuove armi da usare per difendersi dall’aggressività di Putin. È questo il risultato del vertice Nato? «Il problema era duplice, perché da una parte bisognava assicurare all’Ucraina il percorso verso la Nato, ma tenendo conto che non lo si può completare con le ostilità in atto, dall’altra blindare e adeguare quanto più possibile l’assistenza militare a guerra in corso ai possibili cambiamenti nel caso in cui Trump dovesse vincere le elezioni». (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

La Russia non era stata invitata e diversi Stati avevano inviato delegazioni di livello inferiore. Kiev vorrebbe invitare anche la Russia ad un secondo vertice di pace che vorrebbe tenere prima delle elezioni presidenziali di novembre negli Stati Uniti: lo scrive Bloomberg citando fonti vicine alla questione. (Corriere della Sera)

Il "futuro dell'Ucraina" è nella Nato e Kiev si muove irreversibilmente lungo un percorso in direzione dell'Alleanza Atlantica. Lo ha affermato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, durante la conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice di Washington. (Tiscali Notizie)

Dopo lo strappo sulle nomine dei vertici europei, e l’esclusione della premier dai negoziati, i rapporti con i due leader restano freddissimi. WASHINGTON. (La Stampa)

Meloni alla Nato, Italia rassicura alleati: sostegno a Ucraina e spese per difesa

I leader della Nato si sono impegnati al vertice di Washington a dare all'Ucraina almeno 40 miliardi di euro in aiuti militari "entro il prossimo anno" per aiutarla a combattere contro la Russia. (la Repubblica)

, le spese in difesa; ribadisce il sostegno a Kiev, che deve essere "mirato ed efficace"; rilancia la richiesta di un maggiore impegno della Nato sul fronte Sud. (Tiscali Notizie)

Al fianco di Kiev, in barba a chi, anche in casa -leggi Matteo Salvini-, getta ombre sull'invio di armi all'Ucraina. Giorgia Meloni, nel suo primo intervento al vertice Nato di Washington, rassicura gli alleati, e dice forte e chiaro che l'Italia non arretrerà di un millimetro, perché senza il sostegno all'Ucraina sarebbe "il caos". (Adnkronos)