Strage di Nuoro. Nessun movente sentimentale ne economico accertato: è ancora tutto da verificare
NUORO – È stato scritto di tutto ma, di fatto, niente è stato detto. Proseguono, infatti a tutto campo da parte degli inquirenti le indagini per individuare un movente plausibile che spieghi (ammesso che sia possibile spiegarla) la strage familiare avvenuta mercoledì mattina tra via Ichnusa e via Gonario Pinna da parte del 53enne Roberto Gleboni. LA DINAMICA DELLA STRAGE – Verso le 6 di mercoledì mattina (ma l’allarme è scattato intorno alle 6.40), nella propria abitazione di via Ichnusa l’operaio forestale ha sparato prima ai componenti della sua famiglia (la moglie 43enne Giusi Massetti, morta sul colpo, la figlia 26enne Martina Gleboni, morta anch’essa sul colpo, il figlio 14enne ferito di striscio e sopravvissuto, il figlio di dieci anni, Francesco ferito in modo grave e morto dopo diverse ore di agonia in ospedale. (Cronache Nuoresi)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il vicino di casa Paolo Sanna e la giovane Martina Gleboni sono stati uccisi con analoghe modalità da Roberto Gleboni. Il medico legale Roberto Demontis ha concluso le autopsie sui corpi di tre delle cinque vittime della strage di via Ichnusa a Nuoro (La Stampa)
INSERITO DA: Orienta spa – IL GIORNO: 07/09/2024 SETTORE: Personale Operaio (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Non solo la malattia della moglie o la mania di controllo, forse erano proprio i soldi a preoccupare Roberto Gleboni, l'operaio forestale 52enne che il 25 settembre ha ucciso a colpi di pistola la moglie Giusi Massetti, i due figl Martina e Francesco e il vicino di casa Paolo Sanna che passava da lì per caso, ha ferito l'anziana madre - ricoverata in Rianimazione a Nuoro - e poi si è suicidato. (leggo.it)
Domani mattina, 1 ottobre, alle ore 11 presso la Cattedrale di Nuoro, si svolgeranno i funerali di Paolo Sanna, il vicino di casa di Roberto Gleboni ucciso dall’ex operaio forestale. Nelle prossime ore saranno poi rese note le informazioni sulle esequie delle altre vittime, la moglie Giusi Massetti e dei figli Martina e Francesco. (Cagliaripad.it)
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«Da un po’ di tempo lei faceva anche dei lavoretti: ricamava, vendeva prodotti alle erbe e altro ancora. «Quel giorno, quando ho saputo che avevano sparato in via Ichnusa le ho mandato un messaggio per chiederle cosa fosse successo. (Corriere della Sera)