Francesco Totti a Mosca, un video gigantesco lo celebra: «L'Imperatore nella terza Roma»
«L’Imperatore sta andando nella terza Roma», con tanto di data scritta in numeri latini: «VIII.IV.MMXXV», ossia «8 aprile 2025». Il giocatore di spalle è Francesco Totti, naturalmente con la maglia numero 10 della Roma. È l’annuncio che la città di Mosca — chiamata «terza Roma» perché avrebbe preso l'eredità di Costantinopoli caduta nel 1453 — ha fatto sui tabelloni, in particolare alla Vtb Arena, casa della Dinamo, alla Lukoil Arena dello Spartak, e al celebre incrocio tra la Terza strada circolare e la via Kiyevskaya, per accogliere l’ex fuoriclasse giallorosso, campione del mondo al Mondiale di Germania 2006 con l’Italia. (Corriere della Sera)
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Il possibile viaggio di Francesco Totti a Mosca continua a far discutere, ma c’è anche chi prende le difese dello storico capitano della Roma. (ForzaRoma.info)
E non è tutto. Totti, va da sé, è stato pesantemente preso di mira sui social. (Corriere del Ticino)
Non ci sono gli sgherri di Putin all’orizzonte che vogliono ammazzare chiunque. Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha espresso la sua opinione riguardo alle tensioni geopolitiche e le recenti polemiche che coinvolgono noti personaggi pubblici. (Nicola Porro)
Redazione 19 marzo 2025 (modifica il 19 marzo 2025 | 11:45) "Quale è il problema se Totti va a Mosca per pubblicità?". Il giornalista e speaker Giuseppe Cruciani, durante la famosa trasmissione La Zanzara, sbotta e dice la sua sul caso che sta montando in questi giorni secondo cui l'ex capitano romanista dovrebbe cancellare la sua visita in Russia vista la situazione bellica in atto. (ForzaRoma.info)
Lunedì 17 marzo 2025 GASPARRI: TOTTI? SUO VIAGGIO IN RUSSIA NON E’ PROBLEMA POLITICO, VA A PRENDERE UN PREMIO NON COMPROMETTE CERTO LA LINEA POLITICA DELL’OCCIDENTE… (agenzia giornalistica opinione)
TORINO. Anche il Financial Times ha parlato della vicenda, dando spazio alla rabbia degli italiani nei confronti dell’ex capitano della Roma, la cui scelta «suscita polemiche» e fa temere che «possa essere sfruttato dalla propaganda del Cremlino in un momento cruciale per l'Ucraina e l'Europa». (La Stampa)