“Basta delegittimare l’Onu”: la condanna di Zuppi agli attacchi contro Unifil

“Basta delegittimare l’Onu”: la condanna di Zuppi agli attacchi contro Unifil "Non si deve pensare la guerra come un modo per risolvere i conflitti": l'appello del presidente della Cei nel corso dell'Humanitarian Congress, organizzato dalla ong Intersos al museo Ara Pacis a Roma Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Un monito contro “violenza e guerra”, che “cancellano l’umanità”, in “uno dei momenti più preoccupanti da decenni”, nel quale sono in atto perfino tentativi di “delegittimare” le Nazioni Unite: a rivolgerlo il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) (Dire)

Su altri giornali

E l’ultimo a concedere, solo nel 1993, il permesso a Israele di aprire un'ambasciata. E' il primo Paese membro dell’Unione Europea a chiedere il riconoscimento dello Stato palestinese, fin dal 1980. (Il Fatto Quotidiano)

M.O., Crosetto: "Unifil? Non si parla di ritiro italiano" 11 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Il bilancio parla di due persone ferite. Secondo fonti delle Nazioni Unite, le Forze di difesa israeliane (Idf) avrebbero aperto il fuoco - i media parlano di colpi di artiglieria - nei pressi della base principale a Naqoura delle United Nations Interim Force In Lebanon. (il Giornale)

Speciale guerra in Medio Oriente: fuoco amico?

«È inaccettabile ciò che è successo a danno di alcune postazioni di Unifil nel Sud del Libano, è inaccettabile che per errore o ancora peggio intenzionalmente vengano colpite basi di Unifil». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando in un’intervista al Corriere della Sera l'attacco israeliano alla missione Unifil in Libano. (L'Unione Sarda.it)

Dopo l'attacco di giovedì contro la base a Naqoura, le forze israeliane hanno lanciato un nuovo attacco contro la missione di pace Unifil: due i soldati feriti. Dura condanna da parte della comunità internazionale PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Non è stato un errore. A confermarlo non sono solo le parole di Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu di cui fanno parte un migliaio di italiani, ma il fatto stesso che Israele abbia colpito nuovamente questa mattina un posto di osservazione delle Nazioni Unite a Naqoura, ferendo due peacekeepers cingalesi, uno dei quali in modo grave. (ISPI)