Milano, donna di 34 anni investita e uccisa sulle strisce da un camion pirata

I fatti all'incrocio tra viale Serra e viale Scarampo. La giovane stava attraversando la strada con i suoi due figli piccoli, gemelli, e la loro nonna di 59 anni. Il conducente del mezzo pesante l'ha travolta mentre stava svoltando a destra ed è scappato senza prestare soccorso. Una donna di 34 anni è stata investita e uccisa a Milano, all’incrocio tra viale Serra e viale Scarampo, mentre stava camminando sulle strisce con i suoi due figli di un anno e mezzo, gemelli, e la loro nonna di 59 anni. (Lettera43)

La notizia riportata su altre testate

L'incidente è avvenuto in viale Serra, a un incrocio con semaforo: il mezzo avrebbe svoltato a destra investendo la donna che attraversava sulle strisce dopo essere passata col verde. (latinaoggi.eu)

Lievi ferite per i piccoli e la nonna che erano con lei. Il conducente è scappato ed è ora ricercato dagli agenti della Polizia locale. (Corriere del Ticino)

Una donna di 34 anni, di origine peruviana, ha perso tragicamente la vita mentre attraversava sulle strisce pedonali in viale Renato Serra, a Milano. La mamma stava spingendo il passeggino con i suoi due gemelli di un anno e mezzo, accompagnata dalla nonna di 59 anni, quando un camion ha ignorato il semaforo rosso, travolgendo la donna. (BlogSicilia.it)

Donna travolta sulle strisce a Milano, si indaga sui sensori di sicurezza: "Non erano attivi"

"È un incrocio pericoloso. Anche con i nostri figli, è l'unico luogo in cui diciamo di stare attenti". (ilmessaggero.it)

Purtroppo non è stato possibile fare nulla per la donna, che ha perso la vita a causa delle gravissime lesioni riportate. A quanto sembra, invece, i piccoli sarebbero rimasti illesi. Tragedia a Milano, dove una mamma di 34 anni è morta dopo essere stata investita da un tir. (il Giornale)

Eppure quel percorso pedonale, da casa al nido dove portava i gemellini di un anno e nove mesi e poi al lavoro nelle case dove faceva la colf, lo conosceva a memoria. MILANO — Non ha avuto scampo, Rocío Espinoza Romero. (La Repubblica)