Israele elimina a Teheran Ismail Haniyeh, leader di Hamas: le cause e possibili conseguenze
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Il 31 luglio 2024 il leader dell'ala politica di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato ucciso da un raid israeliano mentre si trovava in visita a Teheran, in Iran. Ripercorriamo la vita e la carriera politica del leader palestinese e capiamo quali conseguenze potrebbe avere la sua uccisione. Nella notte compresa tra il 30 ed il 31 luglio 2024, il capo dell'Ufficio Politico del movimento palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, è stato ucciso da un raid compiuto da Israele a Teheran, in Iran, dove il giorno precedente aveva presenziato alla cerimonia di insediamento di Masoud Pezeshkian, nuovo presidente della Repubblica Islamica dell'Iran. (Geopop)
Se ne è parlato anche su altri media
Uomo pragmatico e portato al dialogo, Meshal ha, secondo alcuni esperti della storia dell'organizzazione palestinese, un tallone d'Achille nell'ascesa alla leadership: non ha infatti ottimi rapporti con i più grandi sostenitori regionali della causa palestinese, da Hezbollah all'Iran e la Siria, mentre ha legami consolidati con il Qatar e con la Turchia. (Tiscali Notizie)
L’hanno aspettato per settimane, mesi. L’insediamento del nuovo presidente iraniano ha fornito a chi lo aveva messo nel mirino una data certa sulla sua presenza. (Il Fatto Quotidiano)
Le tensioni tra Israele e Iran, amplificate dall'assassinio di Ismail Haniyeh, hanno creato una situazione di grande instabilità nel Medio Oriente. Le compagnie aeree nel frattempo sospendono i voli, mentre l’Iran e Israele si scambiano promesse di sangue. (QuiFinanza)
I funerali del leader di Hamas Ismail Haniyeh e della sua guardia del corpo si sono svolti a Doha, con centinaia di persone che si sono riunite fuori e dentro la Moschea dell'Imam Muhammad bin Abdul Wahhab. (Il Sole 24 ORE)
In segno di lutto per l’uccisione di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas colpito in Iran, la sede diplomatica di Ankara a Tel Aviv ha esposto le bandiere a mezz’asta. Nello stabile non risiede un ambasciatore turco, poiché Recep Tayyip Erdoğan ha deciso di schierare in Israele solo diplomatici di secondo livello. (Open)
Contrordine, compagni! Subito dopo il 7 ottobre, sull’onda dell’orrore e dell’emozione suscitati da quell’atroce pogrom anti -israeliano, ci erano stati ripetuti ossessivamente tre concetti da parte di chi – ora lo sappiamo: con ipocrisia e animo insincero – esprimeva da sinistra formali e frettolose condoglianze al popolo ebraico. (Liberoquotidiano.it)