Cosa aspettarsi dalle banche centrali e le altre notizie della settimana
Questa settimana si preannuncia decisiva per le banche centrali, con la Federal Reserve (Fed), la Banca d’Inghilterra (BoE) e la Banca del Giappone (BoJ) pronte a comunicare le loro decisioni sui tassi di interesse. Dopo aver mantenuto i tassi di interesse ai massimi livelli degli ultimi vent’anni per oltre un anno, la Fed ha avviato un ciclo di riduzione a settembre, preoccupata dal raffreddamento del mercato del lavoro statunitense, che potrebbe avvicinarsi a una soglia critica. (Moneyfarm)
La notizia riportata su altri giornali
Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in marginale aumento: il differenziale ha concluso la seduta a 115 punti base contro i 114 dell’avvio. L’Europa resta fiacca per tutta la seduta e chiude in calo. (Lettera43)
Per approfondire: Borse Ue deboli nella settimana della Fed, a Milano giù Stellantis. Record Bitcoin oltre 106.000 $ (Il Sole 24 ORE)
Le banche centrali in azione continuano a ridurre i tassi, ma cosa aspettarsi per il 2025? Scopri come le mosse della Fed e della BCE influenzano mercati e investimenti. Il 2024 si sta per concludere con un bilancio positivo per i mercati finanziari, ma con qualche segnale di incertezza all’orizzonte. (Proiezioni di Borsa)
L’incertezza politica ha frenato oggi le borse europee, che chiudono in leggero calo, mentre Wall Street si muove a livelli record dopo le prime ore di scambi e in apertura di una settimana che troverà il suo momento culminante nella riunione della Fed di dopodomani, da cui si attende un taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base. (FIRSTonline)
Le Borse europee iniziano la settimana in territorio negativo. Piazza Affari si distingue come l’unico listino in positivo, con il Ftse Mib in rialzo e sostenuto dal settore bancario. Tra i titoli migliori: Bper Banca, Banco Bpm e Intesa Sanpaolo. (FIRSTonline)
Il mercato si aspetta una riduzione di 25 punti base e monitorerà le parole del presidente, Jerome Powell, insieme al cosiddetto grafico «dot plot» sulle aspettative dei governatori per valutare la traiettoria di politica monetaria nel prossimo anno. (Corriere della Sera)