Addio stabilità, non è solo un incidente

La doppia spaccatura del centrodestra sul decreto fiscale non è «la maggioranza in frantumi», come finge di credere Elly Schlein, ma certo non è neppure solo una «schermaglia non particolarmente seria» come se la rivende la premier Giorgia Meloni e deve avercela messa davvero tutta per mascherare l’ira. È invece il segno che nella coalizione di governo sono saltati gli equilibri che permettevano di negare ogni divisione perché poi, al momento del voto, l’unità si ricomponeva magicamente. (il manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

Nervi sempre più tesi nel governo Meloni. Dopo la bocciatura dello sconto al canone Rai, che era fortemente voluto dalla Lega di Matteo Salvini, la maggioranza è andata di nuovo sotto in commissione Bilancio durante la discussione del decreto fiscale collegato alla manovra 2025. (Today.it)

Ma l’episodio ha lasciato il segno. La spaccatura tra Lega e Forza Italia, verificatasi ieri mattina in commissione Bilancio al Senatoo al momento del voto sul taglio del canone Rai, a sera viene derubricata dalla premier Giorgia Meloni a «schermaglie»: «Se abbiamo trovato l’accordo sul cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai» dice. (Corriere Roma)

Nel giorno felice delle fanfare europee, con il sì a Raffaele Fitto, l’ingresso in Commissione dalla porta principale, con l’obbligato placet del Pd e la smentita del romanzo “Giorgia agente del caos” sviluppato per due anni dalle opposizioni, ecco qui. (La Stampa)

Nevi (FI): «Misura illogica. E non siamo un partito unico»

Traduzione: alla presidente del Consiglio le «schermaglie», ossia la lite con doppio sgambetto fra Lega e Forza Italia (al no azzurro, in commissione Bilancio al Senato, al taglio del canone Rai da 90 a 70 euro per il 2025, il Carroccio ha replicato affondando con l'astensione un emendamento del forzista Claudio Lotito sulla sanità calabrese) sono andate di traverso. (Corriere della Sera)

La maggioranza si spacca e il governo va sotto in Commissione Bilancio al Senato, sull'emendamento presentato dalla Lega al decreto fiscale per la riduzione del canone Rai. Hanno votato sì FdI e Lega, mentre FI si è unita al no delle opposizioni che hanno votato in modo compatto. (RaiNews)

In verità, Raffaele Nevi, deputato e portavoce di Forza Italia, ieri la maggioranza si è clamorosamente spaccata nel voto sul canone Rai, con gli azzurri schierati con l’opposizione, e c’è chi nella Lega già prevede serie conseguenze... (Corriere della Sera)