Ue, mercoledì l'ok. Sì Fdi, no della Lega. Socialisti senza pace. Ecr: noi opposizione
Il D-day della nuova Commissione è in programma mercoledì prossimo a Strasburgo, quando la plenaria del Parlamento Ue voterà - a maggioranza semplice e scrutinio palese - il via libera al collegio dei commissari che siederanno a Palazzo Berlaymont insieme a Ursula von der Leyen. L'esito è scontato, ma - mentre i riflettori del mondo sono tutti puntati sul passaggio di consegne alla Casa Bianca e sulle conseguenze che potrà avere sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente - Bruxelles continua a vivere nella sua «bolla», con l'incessante balletto della propaganda di chi ancora promette di alzare le barricate. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Ecco la squadra di commissari del secondo esecutivo europeo guidato da Ursula von der Leyen Arrivarci non è stato esattamente facile: tre candidati - la spagnola Teresa Ribera, l'italiano Raffaele Fitto e l'ungherese Olivér Várhelyi - sono diventati il bersaglio di dispute politiche che hanno minacciato di far deragliare l'inizio del secondo mandato di von der Leyen, ora previsto per il 1° dicembre. (Euronews Italiano)
«Io non rappresento né un partito né uno Stato, rappresento l’Europa». (ilmessaggero.it)
È sicuro che in questo momento nell’alveare della politica italiana l’argomento più gustoso della discussione sia a chi toccherà il ministero di Raffaele Fitto, poltrona di serie A per le competenze sul Pnrr e i tanti fondi in dotazione. (L'Eco di Bergamo)
Costituisce sicuramente una buona notizia il superamento dei veti incrociati che hanno finora bloccato il via libera alle nomine dei componenti della von der Leyen bis a Bruxelles. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
– C’è più di un motivo per rallegrarsi di quanto accaduto mercoledì a Bruxelles, e guardare con minor pessimismo alle sorti della Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Verdi e Cinque Stelle voteranno contro la nuova Commissione. Il Pd va in ordine sparso. No anche dalla Lega L’intesa tra Popolari, Socialisti e Liberali, trovata nella tarda serata di mercoledì sera sui sei vicepresidenti esecutivi di Ursula von der Leyen – Raffaele Fitto e Teresa Ribera in testa – suggella un fragile patto europeista. (LA NOTIZIA)