Pietro Castellitto e il porno-mentore: “Schicchi un rivoluzionario”
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LIDO DI VENEZIA. L’infanzia del porno, quando poteva succedere che l’intera scuderia dell’agenzia «Diva futura» decidesse di trascorrere una domenica al mare, giocando sulla spiaggia con pupazzi, falli giganti e materassini a forma di labbra socchiuse. A quella squadra di regine di un eros ancora colorato di rosa, Moana Pozzi (Denise Capezza), Eva Henger (Tesa Litvan), Ilona Staller (Lidija Kordi… (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Aveva conservato la curiosità gioiosa del bambino che spiava le donne delle case di fronte con il binocolo, era riuscita a fare la vita che voleva. E in tutto questo c'è qualcosa di poetico e potente». (ilmattino.it)
È un film pop Diva Futura, opera seconda di Giulia Louise Steigerwalt e quarto film italiano in concorso alla Mostra di Venezia. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
Opera seconda dell’attrice e regista dopo l’acclamato esordio “Settembre” del 2022, narra dell’omonima realtà creata nel 1983 da Riccardo Schicchi con la pornostar Ilona Staller e ne ripercorre l’incredibile vicenda, col focus sulla figura dell’imprenditore (Pietro Castellitto) - originario di Augusta (Siracusa) ma romano d’adozione - che trasformerà l’utopia hippie dell’amore libero nel nuovo fenomeno del porno. (Gazzetta del Sud)
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Oggi Riccardo Schicchi, probabilmente riderebbe di come è cambiato il mondo del porno evoluto, tra OnlyFans, accesso libero, vedi Youporn, e lui non avrebbe forse paradossalmente più peso. Lui, che invece, di quel settore all’italiana (ma non solo) fu uno dei pionieri e visionari, fondando la famosa Diva Futura, l’agenzia (in ascesa di casting e produzione, che in poco tempo diede vita e successo a personaggi come Ilona Staller (che ne fu co-fondatrice) in arte Cicciolina, Moana Pozzi (di cui fra poco, il 15 settembre, ricorrono i 30 anni dalla scomparsa, a soli 33 anni), ed Eva Henger, moglie dello stesso Chicchi, con il quale continuò a lavorare anche dopo la separazione, e che gli rimase vicino fino alla morte. (Vogue Italia)
Tanto che Ilona Staller-Cicciolina finì addirittura in Parlamento. Alla Mostra che celebra il ritorno del sesso in tutte le salse, sbarca l’avventura di Riccardo Schicchi che negli anni Ottanta introdusse l’hard in Italia lanciando Cicciolina, Moana Pozzi, Éva Henger, le prime pornostar destinate a diventare delle icone. (ilmessaggero.it)