Usa, Biden non molla e allunga l’agonia dem: “Resto candidato, voglio finire il mio lavoro”. Ma chiama Zelensky “Putin” e Harris “Trump”

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L’agonia democratica continua. Anzi, se possibile, si fa più dolorosa e profonda. Nella conferenza stampa finale del vertice Nato a Washington, Joe Biden non ha offerto quella prova disastrosa in cui molti democratici speravano per farlo fuori definitivamente. In quasi un’ora di domande serrate dei giornalisti, il presidente ha avuto solo un paio di lapsus. In un passaggio, volendo riferirsi alla sua vice Kamala Harris, ha parlato del “mio vice Donald Trump”. (Il Fatto Quotidiano)

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Eppure, le gaffe di Joe Biden sono reali e dal catastrofico duello tv con il rivale Donald Trump continuano a susseguirsi. Quasi non sembrano vere, a leggerle tutte di fila potrebbe apparire come fraintendimenti, invenzioni della stampa. (Virgilio Notizie)

Biden: “Vi presento Putin”. Ma é Zelensky 12 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Per un’ora ha risposto alle domande, rivendicando le proprie credenziali, conoscenze e serietà in politica estera. Ma e’ anche inciampato in gaffe, mostrandosi a volte esitante e impacciato e prono a divagazioni. (Il Sole 24 ORE)

Joe Biden non intende mollare

Lo ha ribadito Joe Biden nel corso della conferenza stampa al termine del vertice Nato di Washington. Ma, davanti ai giornalisti, alla risolutezza delle affermazioni l’81enne presidente Usa ha accompagnato le solite, ormai immancabili gaffe, che fanno dubitare a molti – soprattutto in casa democratica – della sua lucidità. (L'Unione Sarda.it)

“Guardate, non avrei scelto il vicepresidente Trump come vicepresidente se non avessi pensato che non fosse qualificata per essere presidente”, ha dichiarato. E invece la conferenza stampa, che Joe Biden ha tenuto alcune ore fa in conclusione del summit Nato di Washington, ha finito col rafforzarli. (Panorama)

“Nessun alleato europeo mi ha chiesto di non correre, invece mi hanno chiesto di battere Trump perchè una sua vittoria sarebbe un disastro”, ha risposto a chi gli fa notare che anche tra i partner esteri si è diffuso un certo scetticismo sulla sua capacità di vincere e governare per altri quattro anni. (RSI.ch Informazione)