"Green pass col 90% di immunizzati non ha più senso"

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La voce di Rovigo INTERNO

Esordisce così, Andrea Crisanti, il microbiologo dell’Università di Padova in un'intervista rilasciata a "Il Fatto Quotidiano".

Sull’obbligo vaccinale invece sostiene: "Se c’è un momento per liberalizzare è proprio fra due-tre settimane, nel momento di massima protezione della popolazione.

In questo momento, secondo Crisanti, è necessario "valutare la risposta della società perché l’azione politica deve avere un obiettivo di sanità pubblica. (La voce di Rovigo)

La notizia riportata su altri giornali

E ribadisco che io non sono mai stato favorito al Green Pass perché non è una misura di sanità pubblica”. Israele ha avviato la quarta dose senza i dati, fossi il Governo italiano aspetterei e chiederei alle case farmaceutiche i dati” (StrettoWeb)

È il virologo Andrea Crisanti a bocciare, di fatto, il decreto Covid emanato ieri dal governo, le cui misure principali riguardano proprio quarantene e Dad e certificato verde. Nuove regole quarantena, Crisanti attacca: “Insensato distinguere fra bimbi vaccinati e non vaccinati” Di. (Orizzonte Scuola)

Sanità pubblica, il Green pass è ininfluente. “Da un punto di vista di sanità pubblica – ribadisce il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova – il Green pass è ininfluente. (Imola Oggi)

Sempre a la7, sempre alla frastornata Marta Merlino, Andrea Crisanti ieri attaccava le multinazionali farmaceutiche, commentando la "scadenza illimitata" della terza dose Ad esempio per gli oltre 400 morti di ieri i non vaccinati saranno massimo 20/30". (L'AntiDiplomatico)

Crisanti: «Il Green Pass? «Insensato distinguere a scuola bambini vaccinati e non». «La maggior parte dei bimbi non si ammala di Covid gravemente e questo succede sia per il bambino non vaccinato che per il vaccinato», ha ricordato il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, sottolineando che quindi «non ha senso distinguere». (Secolo d'Italia)

“La curva è in discesa – ha detto – e fra tre o quattro settimane avremo un numero di casi accettabile”. Il professore ha detto che la maggior parte dei decessi riguarda persone vaccinate vulnerabili e che il il nostro compito dovrebbe essere quello di proteggerle (Oltre.tv)