Taglio dell’Irpef per 7,5 milioni di persone. In busta paga 50 euro in più

Una riduzione dell’Irpef da 5 miliardi in favore dei contribuenti (dipendenti e pensionati) che navigano nello scaglione mediano di reddito compreso tra 28 e 50 mila euro. Con un beneficio pro-capite medio, in favore di circa 7 milioni di lavoratori, di 650 euro. E cioè poco più di 50 euro al mese. Il governo alle prese con la difficile messa a punto della manovra da almeno 25 miliardi studia il meccanismo attraverso il quale ridurre il peso delle tasse versate dai dipendenti. (PA Magazine)

Ne parlano anche altre testate

Sarà di 25 miliardi come quella di un anno fa". Federico Freni, sottosegretario all'Economia, a 24 Mattino su Radio 24 fornisce indicazioni... (Virgilio)

È un sabato di riflessione per i leader, all'indomani del vertice di maggioranza in cui è stato ribadito il patto di legislatura e sono stati avviati i grandi lavori in vista della manovra economica. (il Giornale)

Il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nel corso dell'esecutivo di Fratelli d’Italia, allargato ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, che s svolgerà mercoledì prossimo, 4 settembre, inviterà i suoi parlamentari a non parlare della manovra di bilancio se non in stretto raccordo con Palazzo Chigi. (Italia Oggi)

I preparativi per la Manovra di bilancio fervono anche se per ora il riserbo è di casa tra il ministero dell’Economia e Palazzo Chigi. Sul resto il quadro è tutt’altro che chiaro, sebbene il tempo non sia moltissimo visto che entro il 20 settembre il documento va mandato a Bruxelles che valuterà se rispetta le regole del nuovo patto di stabilità. (Open)

ROMA — Semmai dovesse esserci una possibilità, anche striminzita, di dare un segnale aggiuntivo sul taglio delle tasse allora bisognerà insistere sull’Irpef. E questa volta, ragiona Giorgia Meloni nelle ultime ore, è bene che il governo si ricordi di quel ceto medio che fino ad oggi ha messo da parte. (la Repubblica)

Intervistato a Radio 24, Freni ha spiegato che "prima della manovra sarà licenziato il piano strutturale di bilancio (che deve essere presentato alla commissione europea entro il 20 settembre, ndr) che deve passare dall'approvazione del Consiglio dei ministri e, soprattutto, dall'approvazione del Parlamento con un procedimento simile a quello della Nadef e del Def". (Finanza Repubblica)