Filippo Turetta: “Ho mentito perché temevo di perdere i miei genitori. Nel mio telefono 20 mila foto con Giulia Cecchettin”

Dal memoriale di 90 pagine che Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, ha scritto in carcere, emergono nuovi dettagli. Anche temi toccati durante la seconda udienza nell’aula della Corte d’Assise di Venezia, venerdì mattina: Turetta non aveva detto tutta la verità sull'omicidio di Giulia nel primo interrogatorio con i magistrati perché – ha raccontato –temeva che i suoi genitori pensassero "che potesse esserci una sorta di premeditazione". (la Repubblica)

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Mi piaceva farlo ed era un'abitudine. "Ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei o a entrambi insieme. (RaiNews)

Turetta ha ammesso in aula di aver dettonel primo interrogatorio con il pm Andrea Petroni. Ha dunque ammesso di aver premeditato il femminicidio, così come gli viene contestato dalla procura. (iLMeteo.it)

E persino acquisti multipli "per maggior sicurezza". Il presidente del Tribunale, Stefano Manduzio, annulla l’udienza del 28 ottobre e convoca il dibattimento per il 25 novembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Filippo Turetta, il dettaglio nel suo memoriale: "Ho 20mila foto di Giulia nel cellulare"

"Anche il memoriale che doveva essere un gesto di trasparenza - ha sottolineato l'avvocato Stefano Tigani - è stato imbarazzante. Le lacrime? Versate solo per se stesso" (Fanpage.it)

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il reo confesso del femminicidio avrebbe scritto “io ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei (sempre scritto in maiuscolo nel memoriale) o a entrambi insieme. (Sky Tg24 )

"Ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei o a entrambi insieme. Mi piaceva farlo ed era un'abitudine. Ci saranno almeno tra le 15mila e le 20mila foto nella galleria del mio cellulare". Lo scrive Filippo Turetta, nel memoriale che è stato depositato durante l'ultima udienza del processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin. (Tiscali Notizie)