Manovra, solo un rimborso spese per le trasferte ai ministri e sottosegretari non eletti
Solo un rimborso per “le spese di trasferta” ai ministri e sottosegretari non eletti. I relatori della manovra stravolgono l’emendamento che aumentava gli stipendi degli stessi componenti di governo non eletti a quelli dei colleghi che sono anche parlamentari. Dopo l’altolà del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che lunedì sera ha invitato i relatori di maggioranza a ritirare l’emendam… (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
L'ipotesi sul ritiro per l'emendamento relativo all'aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari si era fatta più concreta già ieri sera. È quanto prevede la riformulazione dell'emendamento dei relatori che invece introduce, per i non residenti a Roma, un «diritto al rimborso delle spese di trasferta per l'espletamento delle proprie funzioni». (LaC news24)
La novità arriva al termine di una lunga mediazione dopo che sul tentativo del Governo, attraverso i relatori alla legge di bilancio , di allineare le buste paga di tutti i componenti del Governo a quelle dei parlamentari era piombata lunedì sera la tegola lanciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto (Il Sole 24 ORE)
Il passo indietro del governo Il governo verso il dietrofront sugli stipendi dei ministri. Dopo le polemiche, l'esecutivo sarebbe pronto a chiedere il ritiro dell'emendamento alla manovra che prevede il netto aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari, equiparandoli ai compensi dei colleghi eletti. (Today.it)
O meglio, la norma è stata riformulata prevedendo che i ministri non residenti a Roma abbiano diritto a un rimborso per le spese di trasferta per l'espletamento delle proprie funzioni. (il Giornale)
Per incassare il via libera alla manovra il governo è pronto a chiedere il ritiro dell'emendamento, come chiesto dal responsabile della Difesa Crosetto. Un tentativo distendere i rapporti con l'opposizione, dopo lo scontro in conferenza dei capigruppo della Camera sui tempi. (Tiscali Notizie)
La proposta di aumentare lo stipendio dei ministri è saltata dalla manovra, su iniziativa del governo. Ma la presidente del Consiglio Meloni l'ha difesa, alla Camera, sostenendo che "sarebbe normale" che i ministri non eletti venissero pagati quanto i colleghi parlamentari. (Fanpage.it)