Biden, l’accelerazione: “Avrà la nomination già tra due settimane”. Ma è scontro tra dem

NEW YORK — Un candidato considerato dai suoi “Super Friends” alla stregua di un vecchio rimbambito, la convention online diventata caso politico e un big del Senato condannato per aver favorito un Paese straniero. A meno di quattro mesi dal voto, il Partito democratico sta sprofondando nel caos. Fino a poche settimane fa la prima convention virtuale della storia presidenziale americana era consi… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Negli ultimi giorni finanziatori, parlamentari ed elettori di punta del Partito Democratico si sono schierati contro Biden. L’ultima di Joe Biden è stata presentare il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, come Vladimir Putin. (LifeGate)

Se questo non fosse abbastanza, in tutti i principali Stati in bilico al momento Trump è in vantaggio, secondo l'ultimo sondaggio del York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. (Corriere del Ticino)

Secondo la ricerca, due terzi degli americani - inclusa la maggioranza dei sostenitori di Joe Biden - sostengono che il presidente dovrebbe farsi da parte dopo la sua performance nel dibattito di due settimane fa. (Adnkronos)

Biden prova a blindarsi rendendo inutile Chicago

Il colpo più difficile da digerire è arrivato però dal suo ex capo: Barack Obama, secondo quanto riportato da Politico, sapeva dell’editoriale di George Clooney sul New York Times e, pur non favorendolo, non si è opposto. (Giornale di Sicilia)

Lo scorso 15 giugno, prima quindi del disastroso show di Biden al dibattito con Trump, Obama ha visto l'icona dem, e anche donatore del partito, George Clooney. (Adnkronos)

Nonostante la fronda anti-Biden, prima in piena ascesa, sia poi rimasta immobile dal giorno della sparatoria in Pennsylvania, i Dem continuano ad essere spaccati a metà sulla candidatura del presidente. (Il Fatto Quotidiano)