Addio Luca Serianni, se ne va un grande linguista e docente
Serianni accettò con entusiasmo, dimostrando ancora una volta quanto credesse nell'art.54 della Costituzione, non a caso citato nel suo commiato dall'università.
Ricordo, ancora, l'ultima lezione tenuta all'Università La Sapienza: la folla di allieve e allievi ad ascoltarlo in silenzio, con attenzione e rispetto.
È morto Luca Serianni, vittima pochi giorni fa di un drammatico incidente stradale ad Ostia. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri media
Autore di una “Grammatica dell’italiano” più volte ripubblicata, curatore con Maurizio Trifone del Dizionario Devoto-Oli, ha riflettuto e scritto sullo stato della lingua italiana (tra i suoi testi «Manuale di linguistica italiana Naturalmente, come aveva promesso, venne, anzi ritornò a Messina, dove era stato dal 1976/77 al 1979/80 giovane professore “incaricato”. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)
"La Sapienza saluta Luca Serianni. I funerali del linguista Luca Serianni, morto giovedì a Roma all'età di 74 anni, dopo essere stato investito lunedì scorso ad Ostia mentre attraversava la strada, si terranno martedì 26 luglio, alle 10, nella chiesa di Santa Maria Regina Pacis, in piazza Regina Pacis, 13, al Lido di Ostia. (Repubblica Roma)
Nato a Roma nel 1947, Serianni si è formato alla scuola di Arrigo Castellani, laureandosi in Lettere alla Sapienza Ed è proprio il X municipio a proporre di intitolargli un’area del territorio, per mantenere vivo il suo ricordo. (RomaToday)
Serianni è stato un maestro in questo nostro tempo spaesato che perso i maestri, ma ha bisogno di riscoprirli, come scrive Gustavo Zagrebelsky. Serianni, ricco di cultura, di riconoscimenti accademici, stimato conferenziere, autore di testi di successo, era un uomo povero e semplice: sì di una povertà francescana. (Avvenire)
Mentre, infatti, le carenze e le disfunzioni dei reparti sono dilatate nel tempo, quelle del pronto soccorso sono amplificate, anche per il fatto che è costretto a fronteggiare situazioni che non dovrebbero arrivarvi”. (Quotidiano online)
«I miei allievi hanno tutti un loro profilo specifico all’interno di un sapere e di un metodo condiviso - soleva ripetere l’illustre accademico -. Era il giugno del 2017, quel suo discorso, durato oltre un’ora come tutte le sue seguitissime lezioni, andò avanti punteggiato da continui, fragorosi, applausi (La Gazzetta del Mezzogiorno)