Vasco, testi e note diventano un libro: “Questa è una carezza, dopo tanti schiaffi presi nella vita per le mie provocazioni artistiche”

Modena – Raccontare con la parola scritta una vita spericolata non è semplice, Vasco Rossi da sempre ci prova con quel mezzo di comunicazione universale che è la musica. Canzoni capaci di sincronizzarsi con le emozioni di persone diverse in tutto e flirtare coi ricordi privati di ciascuno. Solo quelle fatte per bene, però. Alcune, persino, possono vivere anche spogliate della musica: è questa la … (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Accolto da un fragoroso applauso, Vasco Rossi ha incontrato il pubblico e i suoi fan nel suggestivo Teatro Storchi di Modena durante un pomeriggio di sole. «È un'emozione particolare entrare in questo teatro perché quando venivo in città per andare a lezione di canto la corriera si fermava proprio qui davanti» ha ricordato Vasco. (Tv Sorrisi e Canzoni)

"Che bello tornare in questo teatro – ha confidato Vasco –. Il teatro Storchi, con il suo parquet lucidato di fresco e le sue poltrone di velluto rosso, nuove di zecca, non poteva avere una ‘ouverture’ più clamorosa di questa: la presentazione del libro di Vasco, con le troupe e gli inviati di testate e tg nazionali, ha portato la sala di largo Garibaldi sui teleschermi di tutta Italia. (il Resto del Carlino)

Una composizione inedita di testi che il cantautore ha scritto durante la sua vita: note, pensieri e parole che nella pubblicazione si intervallano ai versi delle più celebri e amate canzoni del rocker. (Gazzetta di Modena)

“L’urlo” di Vasco risuona in chiave Beat generation

E’ un Vasco emozionato oltre misura, quello che nel pomeriggio del 9 ottobre sale sul palcoscenico del Teatro Storchi di Modena: una ribalta certo inusuale, per lui abituato agli stadi. “Sono un po’ frastornato. (Il Fatto Quotidiano)

E anche senza la lingua italiana. «Avevo 11 anni e arrivavo da Zocca con la corriera: si fermava qui davanti al teatro, scendevo e mi incamminavo per andare a scuola di canto dal maestro Boloncini», dice il rocker con un filo di emozione. (Corriere della Sera)

Ricorda quando “a 11 anni venivo a Modena e la corriera fermava proprio qui davanti, andavo a scuola di canto”. L’istrione disarmato – seppur mitologicamente potente – sembra davvero il ragazzino calato da Zocca al … (Il Fatto Quotidiano)