Pensioni 2025: aumenta la minima di 135€, ma solo pochi nati negli anni giusti potranno beneficiarne. Sei tra loro? – Socialmedialife.it
Rivalutazione delle pensioni minime La rivalutazione annuale delle pensioni, basata sull’indice ISTAT che misura l’inflazione, è uno strumento fondamentale per preservare il potere d’acquisto dei pensionati. Per il 2025, l’adeguamento previsto è dello 0,8%, che porterebbe l’importo delle pensioni minime da 598,61 euro a circa 603,39 euro mensili, con un incremento di soli 4,78 euro. Tuttavia, sono in corso discussioni parlamentari per introdurre una maggiorazione straordinaria del 2,2%, che potrebbe elevare l’importo a circa 616,67 euro mensili. (Social Media Life)
Ne parlano anche altre fonti
In Parlamento siamo ormai in dirittura d’arrivo per l’approvazione della legge di Bilancio. In materia previdenziale, oltre ad alcune novità sui requisiti per le pensioni anticipate contributive a 64 anni, e alle conferme delle misure per il pensionamento anticipato nel 2025, c’è attesa per eventuali novità sugli aumenti delle pensioni. (InvestireOggi.it)
Pagamenti un po’ più alti nel prossimo accredito della pensione. Gli importi, però, non cresceranno per tutti, ma potranno anche essere inferiori per effetto del ricalcolo delle ritenute fiscali del 2024. (Virgilio Notizie)
Data di pagamento e modalità Le pensioni di dicembre saranno accreditate il 2 dicembre 2024 , primo giorno bancabile del mese. L’ INPS ha diffuso le informazioni relative al cedolino della pensione di dicembre 2024, un documento cruciale per verificare l’importo mensile erogato e comprendere eventuali variazioni. (Gazzetta del Sud)
Buone notizie per gli italiani che percepiscono la pensione di invalidità: importanti aumenti in arrivo nel 2025! (Energy CuE)
Aumento delle pensioni a febbraio 2025 Il tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2025 è stato fissato allo 0,8%, un valore decisamente più basso rispetto agli anni precedenti (5,4% nel 2024 e 7,3% nel 2023). (Informazione Scuola)
Nell’ultima manovra il governo ha deciso di perequare tutti i trattamenti rispetto all’ultimo biennio. Ma non per tutti i pensionati ci sarà una rivalutazione piena. (ilmessaggero.it)