IL VIDEO. Ucraina, circa un milione di utenti senza elettricità
Kiev, 28 nov. Centinaia di migliaia di famiglie ucraine sono rimaste senza elettricità a causa di un massiccio attacco missilistico russo contro le infrastrutture energetiche del Paese."Circa 523.000 consumatori, tra famiglie e aziende, sono rimasti senza corrente nella regione occidentale di Leopoli", ha affermato il presidente dell'amministrazione locale, Maksym Kozytsky. nord-occidentali di Rivne e Volinia, invece sono senza corrente elettrica rispettivamente 280.000 e 215.000 utenti. (il Dolomiti)
Su altri giornali
Difficile capire se si tratti di banale retorica di guerra o se abbia a che fare con la dialettica dello “Zar”, ma resta un’apparente contraddizione nella posizione russa. Minacce di guerra, intenti (dichiarati, quanto meno) di pace. (Corriere del Ticino)
Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha dichiarato che le forze armate russe «hanno chiaramente dimostrato la propria capacità di rispondere all’Occidente» in caso di attacco. (il manifesto)
L'esercito russo ha attaccato gli impianti energetici dell'Ucraina causando un esteso blackout. Diverse esplosioni sono state segnalate a Kiev, Kharkiv, Rivne, Khmelnytskyi, Lutsk e in molte altre città dell'area centrale e occidentale del Paese. (Il Sole 24 ORE)
Uno su tutti, il missile balistico ipersonico Orechnik, utilizzato l'altro giorno per colpire l'Ucraina. Ma l'ennesima minaccia che arriva dal Cremlino questa volta ha alcune connotazioni concrete, i cui sviluppi sono ancora da valutare. (il Giornale)
I missili Oreshnik viaggiano a 10 volte la velocità del suono e quindi non possono essere intercettati Il Cremlino avverte l’Occidente: “I missili Oreshnik possono raggiungere tutta l’Europa” (Dire)
Il servizio di sicurezza ucraino ha mostrato domenica all’Associated Press e altri media i rottami del nuovo missile balistico sperimentale russo che giovedì ha colpito una fabbrica a Dnipro. Fili carbonizzati e maciullati e una cellula di cenere delle dimensioni di un grosso pneumatico da neve tutto ciò che rimane dell’arma, che può trasportare testate convenzionali o nucleari. (LAPRESSE)