Decontribuzione Sud, Tamajo auspica un confronto sereno “Momento delicato, ci vuole equilibrio”
L’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, interviene con spirito di dialogo e collaborazione in merito alla scadenza della Decontribuzione Sud, prevista per il prossimo 31 dicembre 2024. Si tratta di una misura che, negli ultimi anni, ha rappresentato un valido sostegno per le imprese del Mezzogiorno, favorendo l’occupazione e la competitività del territorio. Tamajo: “Momento delicato” “In un momento così delicato per il nostro tessuto economico, è fondamentale affrontare la questione della decontribuzione Sud con attenzione e sensibilità”, ha dichiarato l’assessore Tamajo. (BlogSicilia.it)
Su altri giornali
Abolizione della “decontribuzione sud”. Il Doses di Vittoria: “Colpo durissimo per le imprese siciliane” (RagusaOggi)
L'intervento in vista della scadenza della misura PALERMO – L’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, interviene in merito alla scadenza della decontribuzione Sud, prevista per il prossimo 31 dicembre 2024. (Livesicilia.it)
Lo stanziamento cancellato per effetto del taglio dell'agevolazione è pari a 5,9… In particolare, comporterà una riduzione di due decimi di punto della crescita del Pil nel Mezzogiorno e di tre decimi dell'occupazione. (La Stampa)
La Memoria SVIMEZ, inviata alla Commissione Bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei Deputati in vista delle audizioni previste per la discussione sulla Manovra, ha evidenziato le preoccupazioni legate alla riduzione delle risorse per il Sud Italia, quantificate in circa 5,3 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027. (UIL Pubblica Amministrazione)
ROMA – Lo stop anticipato alla “decontribuzione Sud” a gennaio 2025, una misura che in questi anni ha consentito alle imprese meridionali di tagliare del 30% il costo del lavoro e che per il 2025 vale 5,9 miliardi, avrà un forte impatto sull’economia del Mezzogiorno: 25 mila posti a rischio, calo del Pil dello 0,2% e dell’occupazione dello 0,3%. (la Repubblica)
Inizialmente introdotta, come misura emergenziale per fronteggiare gli effetti dell’evento pandemico, dal c.d. Anche l’estensione della misura fino all’anno 2029, con una diversa modulazione nel tempo, operata dalla legge di bilancio per l’anno 2021, richiamava il quadro emergenziale e gli effetti della pandemia. (QuotidianoPiù)