Romiti, il "manager di ferro" leader della linea dura antisindacale

Le avventure nella finanza e nell'industria italiana, da Alitalia a Gemina, da Rcs a Impregilo.

Romiti, il "manager di ferro" leader della linea dura antisindacale. In Fiat per 25 anni e una buonuscita da capogiro.

Il pugno duro con i sindacati.

Una biografia che si intreccia alla storia del capitalismo italiano

(la Repubblica)

Su altre testate

Tra il 1996 e il 1998 ricopre anche il ruolo di presidente, succedendo a Gianni Agnelli. In Fiat ottiene i pieni poteri nel 1980, quando i due fratelli Agnelli, Gianni e Umberto, vengono convinti da Mediobanca a passare la mano per salvare l’azienda. (QuiFinanza)

Dal 2006 al 2013 è stato presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Romiti ha costituito nel 2003 la Fondazione Italia-Cina, che presiede dal 2004; la Fondazione raduna decine di personalità imprenditoriali e aziende interessate al mercato cinese. (RomaNews)

​Nel 1976 è stato nominato amministratore delegato di Fiat con Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti (restato in azienda solo tre mesi). Per molti anni fu il braccio destro di Gianni Agnelli. (Il Gazzettino)

– Cesare Romiti ricorda la sua esperienza in Fiat Tv2000it. La carriera di Cesare Romiti. Nel 1947 lavora per il Gruppo Bombrini Parodi Delfino, azienda di Colleferro, di cui assumerà la carica di direttore finanziario affiancando Mario Schimberni, suo ex compagno di classe, che si occupa invece di amministrazione e controllo di gestione. (In Terris)

(Immagini Centro Storico Fiat/YouTube) Nel 1983 il manager dal capo dello Stato per mostrare l’ultima auto del gruppo torinese - Immagini Centro Storico Fiat /CorriereTv. Cesare Romiti al fianco dell’avvocato Agnelli per presentare la Fiat Uno a Pertini. (Corriere TV)

All’età di 97 anni, quello che è stato a lungo uno dei protagonisti della Fiat si è spento nella sua casa di Milano. Cesare Romiti è stato una sorta di precursore di quello che sono i manager moderni, che tra tante polemiche e scontri politici è stato uno dei protagonisti dell’ultimo ventennio del secolo scorso per quanto riguarda l’industria italiana. (Money.it)