Carlo Acutis sarà canonizzato durante il Giubileo del prossimo anno
Non c’è la data precisa ma molto probabilmente il prossimo anno, in occasione del Giubileo, Carlo Acutis sarà santo. È la decisione del Papa resa nota nel Concistoro ordinario pubblico che si è svolto lunedì mattina in Vaticano per alcune cause di canonizzazione tra cui quella dello studente lombardo morto nel 2006 a 15 anni di leucemia fulminante, diventato un modello di vita cristiana per tanti giovani fedeli oltre che una sorta di “patrono di internet”, beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi (Famiglia Cristiana)
La notizia riportata su altre testate
Lo ha indicato papa Francesco nel Concistoro ordinario pubblico svoltosi ieri per il voto su alcune cause di canonizzazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il giovane “patrono del web” sarà canonizzato probabilmente durante l'Anno Santo 2025. (Valledaostaglocal.it)
ASSISI (Perugia) Giovane e vicino ai giovani, carismatico, capace di sopportare il dolore non perdendo la speranza e profondamente innamorato di Cristo. E sono sempre di più pellegrini italiani e stranieri, soprattutto del sud America, di tutte le età, che giungono ad Assisi per pregare sulla sua tomba, nel Santuario della Spogliazione-chiesa di Santa Maria Maggiore. (LA NAZIONE)
Per inviare al giovane che, scomparso a quindici anni per una leucemia fulminante, dichiarò in punto di morte di voler affidare le sue sofferenze al papa e alla Chiesa vi sarà tempo sino a domenica 7 luglio. (Diocesi di MIlano)
Carlo Acutis sarà con ogni probabilità canonizzato durante il Giubileo del 2025, anche se la data precisa è ancora da definire: è l’indicazione arrivata oggi da Papa Francesco nel Concistoro ordinario pubblico svoltosi per il voto su alcune cause di canonizzazione (La Repubblica)
Il prossimo 20 ottobre la Chiesa avrà 14 nuovi santi, ma tra loro non ci sarà Carlo Acutis, che verrà canonizzato probabilmente nel corso del Giubileo 2025. Il Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di nuovi santi, infatti, si è tenuto nella mattinata i oggi, 1° luglio. (Avvenire)