Diva futura, Moana e le sue sorelle. Così il film sull'agenzia di Schicchi e Cicciolina racconta la "rivoluzione" del porno

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Moana, Cicciolina, Eva e … Riccardo. Diva futura è il film sul mondo del porno che non ha nulla di pornografico, anzi quasi lo rende detestabile. L’opera seconda di Giulia Steigerwalt, terzo film italiano in Concorso al Festival di Venezia, è uno sguardo delicato e inedito, deliberatamente femminile, sul marasma libertario che travolse costumi e sessualità in Italia (e non solo) negli anni ottanta. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Oggi Riccardo Schicchi, probabilmente riderebbe di come è cambiato il mondo del porno evoluto, tra OnlyFans, accesso libero, vedi Youporn, e lui non avrebbe forse paradossalmente più peso. Lui, che invece, di quel settore all’italiana (ma non solo) fu uno dei pionieri e visionari, fondando la famosa Diva Futura, l’agenzia (in ascesa di casting e produzione, che in poco tempo diede vita e successo a personaggi come Ilona Staller (che ne fu co-fondatrice) in arte Cicciolina, Moana Pozzi (di cui fra poco, il 15 settembre, ricorrono i 30 anni dalla scomparsa, a soli 33 anni), ed Eva Henger, moglie dello stesso Chicchi, con il quale continuò a lavorare anche dopo la separazione, e che gli rimase vicino fino alla morte. (Vogue Italia)

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Avevo la sensazione che in lui ci fosse una straordinaria aderenza tra il corpo e la sua attività di manager del porno. Aveva conservato la curiosità gioiosa del bambino che spiava le donne delle case di fronte con il binocolo, era riuscita a fare la vita che voleva. (ilmattino.it)

La storia della prima agenzia italiana di intrattenimento a luci rosse in “Diva Futura” di Giulia Louise Steigerwalt, tra i titoli italiani in corsa per il Leone d’Oro . (Gazzetta del Sud)

Nessuno scandalo o provocazione nel modo in cui viene raccontata la storia di Riccardo Schicchi, re del porno in... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Alla Mostra che celebra il ritorno del sesso in tutte le salse, sbarca l’avventura di Riccardo Schicchi che negli anni Ottanta introdusse l’hard in Italia lanciando Cicciolina, Moana Pozzi, Éva Henger, le prime pornostar destinate a diventare delle icone. (ilmessaggero.it)