Temu, il colosso dell’e-commerce perde 55 miliardi in un giorno: ancora in crisi l’economia cinese

I ricavi deludenti del secondo trimestre e una previsione particolarmente negativa hanno fatto crollare ieri a Wall Street le azioni di Pdd Holdings, il gigante cinese dell'e-commerce che commercializza prodotti made in China a basso prezzo tramite le app Pinduoduo nel mercato domestico e Temu all'estero. Il titolo ha subito una perdita del 28,5%, scendendo a 100 dollari e riducendo la capitalizzazione di mercato di 55 miliardi di dollari. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Pdd Holdings, la società cinese che gestisce i giganti dell’e-commerce Temu e Pinduoduo, ha accumulato una montagna di liquidità, diventando la regina delle casse aziendali. (FIRSTonline)

Il quotidiano ricorda che il titolo di Pdd, quotato a Wall Street, questa settimana è crollato del 31% dopo che la società ha escluso il pagamento di dividendi e il riacquisto di titoli propri. MILANO – Un salvadanaio stracolmo di denaro che però è intoccabile per i soci. (la Repubblica)

Il malessere economico del Dragone arriva a colpire quella che era considerata la principale beneficiaria del «declassamento dei consumatori» cinesi. A Wall Street è infatti andato in scena il grande crollo di Pdd Holdings, società madre dell'app Temu, il fenomeno emergente dell'ecommerce che basa il suo successo sulla vendita a prezzi bassissimi di prodotti cinesi senza marchio. (il Giornale)

La cinese PDD Holdings, proprietaria di Pinduoduo e Temu, era riuscita a mandare in crisi i due giganti Alibaba e JD offrendo prodotti a prezzi ancora più bassi. Ma ora che anche i suoi risultati trimestrali deludono, sorge il dubbio che in Cina anche i consumi a basso prezzo stiano iniziando a soffrire. (Start Magazine)

Dalla Cina, per ora, è stata deludente la trimestrale di PDD, la società che tiene sotto di sé il marchio Temu e Pinduoduo. (la Repubblica)

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