Scampia, Margherita e Roberto caduti abbracciando i figli: così li hanno salvati. I residenti: “Sentivamo i ballatoi tremare da mesi”

Napoli — Roberto il macellaio, che con il corpo ha fatto scudo alla figlia di 7 anni. E la zia, Margherita, che da Giugliano aveva raggiunto la sorella nella Vela Celeste. Sui social, gli occhi profondi di lui e il sorriso di lei diventano i volti della tragedia di Scampia, a Napoli. Dopo il boato, il crollo del ballatoio. Roberto Abbruzzo, 29 anni, muore sul colpo, Margherita Della Ragione, di 3… (La Repubblica)

Su altri giornali

Chi doveva provvedere alle manutenzioni? Dovevano essere ordinarie o straordinarie? Era il caso di emettere ordinanze di sgombero? Ed esiste una connessione tra i lavori iniziati da poche settimane e il tragico crollo che ha causato tre morti e feriti gravi nella Vela Celeste di Scampia? Sono i nodi che la Procura dovrà sciogliere. (La Repubblica)

Più si sale più aumenta quel senso di insicurezza che in queste ore si sta diffondendo comprensibilmente tra gli abitanti. Le ringhiere cadute negli anni sono state sostituite da sottili pannelli d’acciaio che in alcuni punti già si sfilano. (Il Fatto Quotidiano)

Con queste urla concitate, due uomini portavano due bambine in braccio. Inizia così il racconto straziante di Federica, infermiera al pronto soccorso pediatrico Santobono di Napoli, durante la tragica notte del crollo di Scampia. (Cronache della Campania)

Fiaccole e un minuto di silenzio: ecco come Scampia ha ricordato le vittime

La tragedia di Scampia è così fuori misura, per numero di persone coinvolte e sofferenza che sta generando negli abitanti, che ogni riflessione sulla genesi di tanto malessere potrebbe apparire inopportuna. (Avvenire)

Attualmente, sono sette le piccole ricoverate, alcune delle quali hanno perso i genitori nel crollo della struttura. (Virgilio Notizie)

Fiaccole e un minuto di silenzio: ecco come Scampia ha ricordato le vittime Alla testa del corteo uno striscione con la scritta "Il nostro sangue, le nostre vite, Resistete" (Ottopagine)