Il Governo Meloni sta uccidendo la sanità: a rischio le cure per i cittadini, poche persone potranno permettersele
Mariastella Giorlandino, presidente dell’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (UAP), ha lanciato un grido d’allarme sulle conseguenze devastanti di questo provvedimento, che, a suo dire, metterà in ginocchio non solo le strutture private accreditate ma anche l’intero sistema sanitario nazionale. Il nuovo nomenclatore tariffario, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, ma che alcune regioni potrebbero anticipare già dal 1° dicembre 2024, prevede tagli fino al 38% sui prezzi dei servizi sanitari, che sono già fermi da 30 anni. (Valledaostaglocal.it)
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Il Ministero della Salute ha elaborato il nuovo nomenclatore, adeguando le tariffe È stato aggiornato, dopo oltre 20 anni, il nomenclatore per la specialistica ambulatoriale e la protesica. In Conferenza Stato-Regioni, è stata raggiunta l’intesa sul nuovo decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, che modifica il Dm 23 giugno 2023 ‘Decreto tariffe‘, per l’accesso ai nuovi Livelli essenziali di assistenza, i Lea. (LAPRESSE)
Le tariffe erano ferme rispettivamente al 1996 e al 1999. C'è il via libera, in Conferenza Stato-Regioni, alla modifica del cosiddetto "Decreto Tariffe". (Today.it)
Dal 3o dicembre prossimo gli italiani potranno cominciare a beneficiare di nuove cure a carico del Servizio sanitario nazionale e quindi gratuite o dietro il pagamento di un ticket. (Il Sole 24 ORE)
il Ministero della Salute ha di recente reso nota una nuova proposta di nomenclatore tariffario per remunerare le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture private accreditate e dalle aziende ospedaliere di rilevanza nazionale. (FNOB)
La norma entrerà in vigore a fine anno (dal 30 dicembre 2024) e aggiorna, dopo 28 anni, il nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e, dopo 25 anni, quello dell'assistenza protesica, che le aziende pubbliche e private (accreditate) possono fornire. (Today.it)
EMBRE – Alla conferenza stampa, tenutasi nella giornata di ieri 11 novembre, presso l’Università Guglielmo Marconi, l’Unione nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità privata accreditata (UAP) ha lanciato un segnale d’allarme sulle conseguenze dei tagli tariffari per le strutture sanitarie private accreditate, che potrebbero mettere in crisi 27.000 strutture e 350.000 dipendenti su tutto il territorio nazionale. (AssoCareNews.it)