Dragon Quest III HD-2D Remake è storia, anche oggi – Recensione
L'inizio di una leggenda Giù il cappello, silenzio in sala: siamo in presenza di sua maestà Dragon Quest, la serie che nella seconda metà degli anni 80 ha letteralmente creato la formula classica del JRPG diventando parte dell’imprinting per qualsiasi generazione di cittadini giapponesi. Gli stessi cittadini che molto verosimilmente, come da tradizione, si prenderanno un giorno di permesso dal lavoro per giocare a Dragon Quest III HD-2D Remake (acquistabile da GameStop, a questo link), l’attesissima rivisitazione di quello che è lo storico primo capitolo in ordine cronologico degli eventi. (GameSoul)
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Dragon Quest III HD-2D Remake è un punto di inizio perfetto per chi vuole scoprire una serie storica. Il terzo capitolo racchiude il meglio dell'esperienza di gioco classica dei Jrpg sia lato narrativo che di gameplay, qui sapientemente velocizzato e reso più accattivante grazie ad accorgimenti e leggere modifiche atte a velocizzare il tutto. (AnimeClick.it)
Quando Dragon Quest III è uscito nei negozi giapponesi, nel 1988, non ero nemmeno nato. A dire la verità, non ero nemmeno nei pensieri di mia madre. Eppure, devo ammettere di essermi emozionato. Mi si è scaldato il cuore quando al Nintendo Direct di giugno è apparso Yuji Horii, creatore della serie Dragon Quest, per presentare i remake dei primi tre capitoli della saga. (SmartWorld)
Nella storia dei videogiochi esistono dei titoli che sono stati capaci di rivoluzionare il panorama videoludico a tal punto da diventare un vero e proprio punto di riferimento per l’industria. Era il 1986 quando in Giappone venne rilasciato DRAGON QUEST, titolo nato dalla mente di Yuji Horii ispirandosi ai giochi di ruolo occidentali. (Akiba Gamers)
Riscopriamo Dragon Quest III in questo stupendo remake HD-2D! (Nerdmovieproductions)
Dragon Quest III HD-2D Remake mette la firma su un rifacimento molto conservativo, che mantiene pregi e carenze dell'originale. Ecco i dettagli. Che sia vecchio lo si nota già dalle interfacce scarne, dal sistema di salvataggio, per quanto ritoccato, vetusto e spesso incoerente che durante l’esplorazione può portare ad una ricca gamma di frustrazioni. (eSports & Gaming)
Ci sono serie videoludiche che sono assurte alla dimensione del mito, per l’importanza storica che hanno ricoperto nella storia del medium. Dragon Quest è una di queste. Il gioco concepito da Yuji Hori e dato alle stampe nel lontano 1986 fece propri alcuni assunti dei giochi di ruolo occidentali (Wizardry e Ultima su tutti) e li ricombinò con elementi originali codificando una variante originale che convenzionalmente definiamo JRPG (Player.it)