Il nuovo governo in Siria dovrà ricostruire un’economia distrutta da 13 anni di guerra civile
Canti e balli nelle principali città liberate dalle forze islamiste. Il regime di Bashir al-Assad non esiste più. La popolazione avverte un senso di libertà dopo decenni di oppressione e soffocamento. Ma si fa presto a parlare di pace e di fine della dittatura. Le Primavere Arabe invitano all’estrema prudenza. Finora c’è un’unica certezza: l’economia della Siria è stata spazzata via da oltre 13 anni di sanguinosissima guerra civile (InvestireOggi.it)
Su altre fonti
Finite le ricerche nel famigerato carcere 'mattatoio' di Sednaya, a nord di Damasco. Lo hanno reso noto i caschi bianchi, precisando che non sono stati trovati altri detenuti nel complesso, divenuto simbolo della brutalità del regime di Bashar al Assad. (Adnkronos)
BOLOGNA – Zeid Nabulsi è nato a Damasco nel 1983, lo stesso anno di Mohammed al-Bashir, indicato formalmente come nuovo capo del governo di transizione siriano. «Guardo quello che sta succedendo, per me è una ferita aperta, Assad è stato un dittatore tremendo, non so cosa succederà ora, spero che la mia terra non finisca nelle mani degli estremisti». (La Repubblica)
Quarantadue anni, abbigliato in grisaglia da leader europeo, Al Bashir conferma un "clima di collaborazione" in un Paese che eredita un’amministrazione farraginosa e corrotta. Le parole di Al Bashir (il Giornale)
Il nuovo leader ad interim della Siria, Mohammed al-Bashir, ha annunciato martedì di voler assumere la guida del Paese come primo ministro ad interim fino al 1° marzo, con l'appoggio degli ex ribelli che hanno rovesciato il presidente Bashar al-Assad solo pochi giorni fa. (Euronews Italiano)
Comunque, prima di darvi i dettagli sulle ultime novità, cerco di darvi tutti gli elementi di base di comprensione della situazione. (Italia che Cambia)
". Il primo ministro di transizione ha spiegato che tra i principali obiettivi della nuova leadership c'è quello di far tornare a casa i milioni di profughi siriani che sono all'estero. Poco dopo la nomina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha mandato un avvertimento alle nuove autorità siriane affinché non permettano all'Iran di "ristabilirsi" in Siria, annunciando, in caso contrario, una dura reazione da parte di Israele. (Il Sole 24 ORE)