Siria. Opposizioni e qaedisti arrivano ad Aleppo

Di Shors Surme – Il Consiglio di liberazione siriano (SLC) e i gruppi qaedisti alleati hanno annunciato oggi di aver preso il controllo di cinque quartieri nella parte occidentale di Aleppo dopo aver fatto esplodere due autobombe. L’esercito siriano ha affermato di aver risposto all’attacco e di aver liberato diverse aree dai gruppi armati. Si tratta del primo grande attacco di questo tipo dal 2016 da parte di gruppi armati contro la seconda città più grande della Siria, con intensi attacchi del governo siriano, sostenuto da Russia, Iran e i loro alleati, contro il Consiglio di liberazione siriano e da altri gruppi armati sostenuti dalla Turchia (Notizie Geopolitiche)

La notizia riportata su altri media

Nelle immagini il controllo di una via cruciale preceduto dai combattimenti nella periferia di Aleppo. Siria, i ribelli prendono controllo di una strada chiave per Aleppo Milano, 29 nov. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un’offensiva preparata per mesi da milizie antigovernative, qaidiste e filo-turche, guidata dal gruppo Hayat Tahrir al Sham, ha travolto in poco più di 24 ore una cinquantina di località nel nord e nord-ovest del Paese. (rsi.ch)

PUBBLICITÀ Mentre le armi sono state temporaneamente deposte nel sud del Libano, le forze del Governo di salvezza siriano, sostenute dalla Turchia, hanno attaccato la storica città controllata dall'esercito regolare di al-Assad, risvegliando la guerra nel Paese mediorientale (Euronews Italiano)

Siria, perché la guerra? Jihadisti, basi russe, truppe Usa e jet israeliani: così è tornato il buco nero del conflitto

Il più importante gruppo impegnato nella seconda città siriana in queste ore è noto con la sigla Hts, acronimo di Hayat Tahari al Sham. Si tratta, è bene ricordarlo, di gruppi in molti casi legati al mondo islamista e jihadista che dal 2015 controllano la vicina provincia di Idlib. (Inside Over)

Le forze del regime, appoggiato da Russia e Iran, faticano a contenere l'offensiva dei ribelli sostenuti dalla Turchia (Open)

Jihadisti che avanzano verso sud. La gente che fugge per sfuggire a questa avanzata e per non rimanere inghiottita di nuovo nella guerra. (ilmessaggero.it)